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Capitale: Bishkek
Città principali: Osh 
Superficie (km²): 199.900
Popolazione: 5.400.000 (2011) 6.400.000 (2025)
PIL: 5,9 miliardi dollari
PIL/procapite: 1.070 dollari
Religioni: musulmani (75%); ortodossi russi (20%)
Lingue ufficiali: kirghizo
Moneta: Som del Kirghizistan (KGS)
Fuso orario: 6 ore avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 5 ore avanti rispetto all'Italia
 
 
La Russia ha creato con la Bielorussia e il Kazakistan, un'unione doganale è entrata in vigore il 1° luglio 2010. Questa Unione ha stabilito norme comuni per la circolazione delle merci tra i paesi membri e ha stabilito la parità di accesso a tutti e tre i mercati per i prodotti importati da paesi terzi. In questo contesto, l'organo amministrativo sovranazionale dell'Unione doganale, la Commissione economica eurosiatica, ha adottato una normativa unificata sui documenti di sdoganamento o richieste, soprattutto in termini di controllo della qualità o assegni sanitarie e fitosanitarie.

Il 29 maggio 2014, i tre paesi hanno firmato un accordo che istituisce una Unione economica eurasiatica (UEEA) entrata in vigore il 1° gennaio 2015. L’Armenia ha formalmente aderito il 2 gennaio 2015; il Kirghizistan il 6 agosto 2015. Questi paesi hanno periodi transitori per introdurre la tariffa esterna ed adottare norme tecniche armonizzate.
L’Unione attua la libera circolazione delle merci, del capitale, dei servizi e del lavoro tra i paesi membri. Essa prevede la graduale unificazione delle regole per settori sensibili:
  • a decorrere dal 1° gennaio 2016 per i settori delle apparecchiature farmaceutiche e medicali,
  • a partire dal 1° luglio 2019 per il settore elettrico,
  • a partire dal 1° gennaio 2025 per il settore del petrolio e del gas.
Il Kirghizistan è Membro del WTO dal 1998.
 
Il Kirghizistan fa parte di un partenariato UE/ sia centrale.
Lo stato dei negoziati/conclusioni degli accordi tra l'UE ed il Kirghizistan è disponibile sul sito web della Commissione Europea - DG commercio.
 
Le relazioni politiche tra l'UE ed il Kirghizistan è disponibile sul sito web dell'UE per Azione esterna dell’UE.
 
Il Kirghizistan beneficia del sistema di preferenze generalizzate (SPG) concesso dall'Unione europea.
 
Grado di apertura del mercato
La dichiarazione delle merci all'interno dell'UEEA è interamente elettronica. È obbligatorio informare preventivamente l'arrivo di un trasporto merci su strada dal 2012, per ferrovia dal 2014, via aerea dal 1° aprile 2017, al fine di consentire una prima analisi dei rischi dei prodotti importati.
Sebbene le importazioni siano facilitate dall'istituzione dell'UEEA e dalla modernizzazione delle dogane, rimangono comunque alcune disposizioni vincolanti, quali ad esempio, i requisiti sanitari e fitosanitari (approvazioni, restrizioni casuali), a cui si aggiungono complesse procedure di controllo della conformità e un embargo su diversi tipi di prodotti agricoli che è stato prorogato fino alla fine del 2017.
Infine, ci sono alcuni prodotti vietati o limitati (vedi l'elenco sul sito web della Commissione euroasiatica).
 
Il nuovo codice doganale dell'UEEA dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2018.
 
 
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione del Kirghizistan devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
   
a) Fattura commerciale
Redatta in almeno tre copie, in inglese con, generalmente, una traduzione in russo deve contenere le solite menzioni e in particolare l'origine dei prodotti.
 
Da sapere: il nome, l'indirizzo e il numero di licenza del terminale doganale di destinazione devono essere ottenuti dall'importatore. Questa informazione è inclusa nella fattura.
 
b) Certificato di origine
Su richiesta dell'importatore, deve essere redatto sul formulario comunitario.
Le regole relative all'emissione ed impiego dei certificati di origine sono illustrate nell'Allegato XI.
 
 
c) Certificato fitosanitario (1) 
Per la frutta, i legumi, le sementi.
 
d) Certificato sanitario (2)
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).
Si ricorda che tutti i prodotti soggetti a controllo veterinario devono essere fabbricati in stabilimenti autorizzati e anche i fornitori devono essere autorizzati. Parliamo di "approvazione di filiera" perché l'intera catena di produzione deve essere approvata, dal macello all'ultimo laboratorio/stabilimento.
 
e) Certificato o attestato di libera vendita per i cosmetici (3) 
Redatto sulla base delle informazioni rilasciate dall’esportatore, attesta che i prodotti sono conformi al Regolamento (CE)1223/2009 e quindi alla legislazione italiana ed in libera vendita sul territorio nazionale, così come i tutti i paesi dell’Unione europea.
Il Kazakistan richiede il visto da parte di enti accreditati.
 
Da sapere: Il Kirghizistan ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (4) 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
Non esiste alcun obbligo di assicurazione locale nei cinque paesi dell'UEEA, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in questi paesi. 
D'altra parte, è necessario assicurare il trasporto interno di merci in questi paesi.
 
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani.
Si consiglia, tuttavia, prima della spedizione contattare il proprio importatore. 
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/kyrgyzstan/
 
e) Etichettatura
I prodotti devono essere etichettati in kirghizo e russo e contenere le indicazioni obbligatorie per ogni categoria di prodotti. Deve essere indicato il paese di origine.
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
 
 
Con l'istituzione dell'Unione doganale, i vecchi standard di qualità GOST sono quasi scomparsi a favore dei regolamenti tecnici dell'Unione doganale (RT UD) comuni ai tre paesi, con una graduale entrata in vigore per gli ultimi due Armenia e Kirghizistan.
La certificazione attraverso le norme tecniche dell’UD permette di commercializzare i prodotti in tutti i paesi membri. Ciò si traduce in un nuovo logo EAC che sostituisce il vecchio logo GOST.
I prodotti soggetti alla certificazione sono numerosi: cosmetici, alimenti, giocattoli, tessuti, elettrodomestici meccanici ed elettrici, attrezzature industriali del settore alimentare, chimico, gas e petrolio ecc.
Le procedure di certificazione sono quindi complesse e devono essere gestite da specialisti.
Le aziende specializzate in consulenza e supporto per ottenere la certificazione sono le seguenti:
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA 
Il Paese NON aderisce al convenzione ATA. Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure del diritto comune attraverso un intermediario.
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto/Carta d’identità valida per l’espatrio: necessario il passaporto, con validità residua di almeno tre mesi dalla data di ingresso nel Paese. Per eventuali modifiche relative alla validità residua del passaporto al momento dell’ingresso nel Paese, si consiglia di informarsi preventivamente presso la Rappresentanza diplomatico-consolare del Kirghizistan competente per l’Italia (Rappresentanza Permanente del Kirghizistan a Ginevra - Svizzera) o presso il proprio Agente di viaggio.

Visto di ingresso: Non occorre il visto di ingresso per motivi di turismo e/o di affari relativamente a soggiorni non superiori ai 60 giorni. Qualora il soggiorno fosse superiore ai 60 giorni, è richiesto il visto rilasciato dalle competenti Autorità kirghise prima dell'entrata nel Paese.
Per altri casi il visto può essere richiesto presso l’Ambasciata del Kazakhstan a Roma, o presso il l’Ufficio consolare dell’Ambasciata del Kirghizistan a Ginevra: 1207 Genève – Suisse, rue du Lac 4-6, tel +41 22 707.92.20, fax +41 22 707.92.21, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  

Rappresentanze italiane in loco
 
Ambasciata d’Italia competente per il Kyrgyzstan è l’Ambasciata d’Italia in Kazakhstan:
 
ICE
L’ufficio dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane all’estero (ex-ICE) competente per il Kyrgyzstan si trova in Kazakhstan:
http://www.ice.it/estero2/almaty/, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
 
(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.