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Capitale: Bangui
Città principali: Bouchia‎, Bossembélé
Superficie (km²): 622.984
Popolazione: 5.59 milioni (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale, PPA(*): 3,21 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale /pro-capite, PPA(*): 700 US$ (Banca Mondiale 2016)
PIL: 1,76 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Religione: credenze tradizionali (35%), protestanti (25%), cattolici (25%), musulmani (15%).
Lingue ufficiali: francese, sango, arabo, hunsa, swahili
Moneta: franco XAF
Fuso orario: 1 ora avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; stesso orario rispetto all'Italia
 
 
Il paese fa parte della Comunità economica e monetaria dell'Africa centrale (CEMAC), che è un’unione doganale e possiede una moneta comune.
E’ membro della Comunità economica degli Stati dell'Africa centrale ECCAS, la cui integrazione economica dei suoi dieci Stati membri (i sei paesi della CEMAC più Angola, Burundi, Repubblica democratica del Congo e Sao Tome e Principe ) tarda a realizzarsi. Appartiene, inoltre, all’OHADA e alla zona franca.
   
Fa parte dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico). L'accordo di partenariato ACP/CE, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 è entrato in vigore nel 2003. Esso prevede l'istituzione di accordi di partenariato economico (APE) che l'UE sta attualmente negoziando con le sette regioni dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.
 
La Repubblica Centrafricana è all’interno del gruppo dei paesi dell'Africa Centrale, che comprende otto paesi. Solo un paese tra questi (il Camerun) ha firmato un accordo di partenariato economico.
 
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'APE tra l'UE e la Repubblica centrafricana è disponibile sul sito web della Commissione Europea – DG commercio.

L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e la Repubblica centrafricana è disponibile sul sito web dell’Azione Esterna dell’UE.

La Repubblica Centrafricana appartiene al gruppo dei paesi meno sviluppati. Tuttavia, beneficia del programma "Tutto tranne le armi" dell'UE, che consente ai prodotti provenienti dalla Repubblica Centrafricana di entrare nel mercato europeo, senza dazi doganali o quote.

Inoltre, il regime di importazione è relativamente aperto ma le procedure di sdoganamento rimangono lunghe. Va notato che vi è un embargo sulla vendita di armi e attrezzature connesse e su qualsiasi formazione o fornitura tecnica relativa alla fornitura di armi.
 
Grado di apertura del mercato
La Repubblica centrafricana applica il codice doganale CEMAC dal 2001 ed applica le procedure previste dalle disposizioni comuni. Tuttavia, il paese non ha una procedura di sdoganamento accelerata o semplificata.
Le importazioni/esportazioni sono soggette a dichiarazione. Circa il 56,3% del valore totale delle dichiarazioni è realizzato elettronicamente grazie al sistema SYDONIA.
Esistono alcune restrizioni all'importazione (zucchero, alcuni prodotti contenenti mercurio, caffè).
Poiché il paese non ha accesso diretto al mare, circa l'80% delle merci importate transitano attraverso il porto di Douala in Camerun.
La Repubblica Centrafricana, come gli altri paesi CEMAC, applica una tariffa esterna comune alle importazioni da paesi terzi, suddivisa in cinque tassi: alcuni prodotti culturali e prodotti correlati all'aviazione (tasso zero), beni essenziali ( 5%), materie prime e beni strumentali (10%), beni intermedi e vari (20%), beni di consumo (30%).

 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione Repubblica Centrafricana devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
 
a) Fattura commerciale
Redatta in francese in tre esemplari, deve contenere le informazioni abituali.
 
b) Documento EUR.1
Sebbene la Repubblica Centrafricana non consenta un regime doganale preferenziale ai prodotti originari dell'Unione Europea, può essere richiesto un documento EUR.1 al momento dell'importazione di questi prodotti e, in particolare, quando sono incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportati verso l'UE.
Le spedizioni, di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore abilitato, possono dar luogo alla redazione di una dichiarazione come per l'EUR.1 quando questi sono incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportati verso l'UE. La dichiarazione deve essere fatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti che la concernono in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.
 
La dichiarazione è la seguente:
“L'esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°)*
dichiara che, tranne indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale”.**
'luogo e data' 'firma dell'esportatore e indicazione, per esteso, del firmatario.
 
*Se la dichiarazione su fattura è redatta da un esportatore accreditato, il numero di autorizzazione di tale esportatore deve essere qui riportato. Se la fattura non è redatta da un esportatore accreditato, lasciare lo spazio tra parentesi bianco).
**Indicare l'origine dei prodotti. Tali indicazioni sono facoltative se le informazioni richieste già figurano sul documento.
 
Le regole relative all'emissione e uso dei questi documenti sono precisate nell'Allegato X.
 
c) Certificato di origine
Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare del documento EUR.1 e per i prodotti non comunitari è richiesto un certificato di origine, redatto sul formulario comunitario, che dovrà essere stabilito sul formulario comunitario.
 
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali. (1)
 
e) Certificato sanitario (2)
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc).
 
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
 
 
Le spedizioni destinate alla Repubblica Centrafricana comportano un’ispezione pre-imbarco sulla quantità, qualità e prezzo delle merci.
Viene applicata a qualsiasi spedizione di un valore FOB uguale o superiore a 500.000 franchi CFA. Non esiste una soglia per i contenitori pieni.
Sono esenti da questi controlli prodotti come oggetti d’arte, pietre preziose, campioni commerciali, ecc.
La società di ispezione, Bureau Veritas, assiste all’imballaggio dei contenitori e ha il compito di sigillarli.
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c ) Assicurazione trasporto
La normativa della Repubblica Centrafricana specifica che le spedizioni destinate a questo Paese devono essere assicurate presso una compagnia accreditata in loco.
 
 
d) Distinta di carico elettronica
Obbligatoria.
 
e) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani.
Si consiglia, tuttavia, prima della spedizione contattare il servizio fitosanitario regionale.
Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/central-african-republic
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
E’ possibile esportare temporaneamente nella Repubblica Centrafricana, secondo la procedura del carnet ATA, ma solo per i campioni commerciali.
Per altri usi è opportuno rivolgersi presso le dogane locali.
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario. Per aggiornamenti su eventuali modifiche a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
 
 
Visto d’ingresso: necessario. Non esiste un’Ambasciata della Repubblica Centrafricana a Roma; l’Ambasciata competente ha sede a Parigi, 30 rue des Perchamps 75016 tel: (+33) 1 55747310  - (+33) 1 45253974. Per ulteriori informazioni relative ai requisiti per l’accesso nel Paese si raccomanda di contattare l’Ambasciata della Repubblica Centrafricana a Parigi.

 

Nella Repubblica Centrafricana non è presente un’Ambasciata d’Italia.
L’Ambasciata competente è l’Ambasciata d’Italia Yaoundé:
Quartiere Golf Avenue Rosa Parks B.P. 827- Yaoundé
Prefisso telefonico: 00237
Tel. 222203376 – 222212198. - Fax: 222215250
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cellulare reperibilità sede per urgenze: 00237 677709631
 
Consolato Onorario a Bangui:
Route de la Colline - B.P. 811 - Bangui
Tel: 0023621611461; Fax: 0023621610816
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Segreteria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
 
Da aprile 2016 è stato aperto un Ufficio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, dipendente dall’Ambasciata d’Italia a Yaoundé, che si occupa della gestione di programmi umanitari promossi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

 

(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.