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Capitale: Yamoussoukro
Città principali: Abidjan, Bouaké
Superficie (km²):322 461
Popolazione: 23,7 milioni (2016); 27,1 milioni (2025)
PIL: 36,16 miliardi $ (2016)
PIL/procapite: 1.526,2 (2016)
Settori economici: agricoltura (cacao, caffè, olio di Palma); produzione di gas e petrolio; industria (preparazione industriale di alimenti, tessili, materiali da costruzione, fertilizzante, assemblaggio di motocicli, veicoli e biciclette)
Religione: Musulmana 38,6%; Cristiana 32,8%; Religioni tribali 28.6%.  
Lingue ufficiali: francese, Dioula  
Moneta: franco CFA (Communauté Financière Africaine), XOF  
Fuso orario: stesso orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora indietro rispetto all'Italia (2 ore indietro con l'orario legale).
 
 
La Costa d'Avorio è membro di diverse organizzazioni nazionali ed internazionali tra cui CEDEAO (Comunità economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest) ECOWAS, UEMOA, OHADA.
La Costa d'Avorio fa parte dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) che sono legati all'Unione europea da un accordo di partenariato ACP/CE, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 entrato in vigore nel 2003. L'accordo prevede la realizzazione pratica degli accordi di partenariato economici (APE) che l'Unione europea negozia al momento con le sette regioni dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.
La Costa d’Avorio è inserita nel Gruppo dei paesi dell’Africa Occidentale che comprende 16 stati. L’APE tra l’UE e questo Gruppo più la CEDEAO e l’UEMOA è stato siglato il 30 giugno 2014.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell’ALE tra l’UE e l’Africa Occidentale è consultabile sul sito internet della Commissione Europea – DG Trade.
 
Quando l’UE aprirà del tutto il suo mercato, subito dopo l’entrata in vigore dell’accordo, i paesi dell’Africa Occidentale diminuiranno progressivamente le loro tariffe doganali sulle importazioni, nell’arco di un periodo di vent’anni e solo in modo parziale. Per i prodotti agricoli o i beni di consumo al momento prodotti nella regione o per i quali la regione prevede di sviluppare una capacità di produzione, l’Africa Occidentale potrà mantenere i suoi diritti d’importazione.
     
In attesa dell’entrata in vigore dell’accordo a livello dell’insieme degli stati, la Costa d’Avorio ha ratificato l’Accordo con la UE che è entrato in vigore il 3 settembre 2016.
 
Attraverso la Decisione del Consiglio europeo del 9 giugno 2016 l’UE ha tolto l’insieme delle sanzioni imposte alla Costa d’Avorio (embargo sulle armi, congelamento dei fondi, ecc.).
   
Grado di apertura del mercato
Le procedure di sdoganamento sono informatizzate sulla base di un Sistema di sdoganamento automatizzato delle merci (SYDAM- ASYCUDA).
Il meccanismo di gestione dei rischi nel trattamento delle dichiarazioni doganali prevede un circuito “di facilitazione” (prelievo immediato o passaggio allo scanner) e un circuito di visita (al molo o a domicilio); le visite di controllo non comportano delle spese supplementari.
Una procedura accelerata di sdoganamento permette di disporre delle merci in 24 ore. Ma essa non è applicabile che ad alcuni prodotti freschi, alle merci d’importazione temporanea (salvo i tessili), agli aiuti pubblici, ecc.
La Costa d’Avorio applica due regimi derogatori alla libertà d’importazione: il regime d’approvazione e il regime di limitazione. Il primo si applica ai prodotti la cui importazione è subordinata all’autorizzazione preliminare di un ministero tecnico. Il regime di limitazione concerne i prodotti vietati all’importazione e quelli oggetto di una restrizione quantitativa; per questi ultimi, l’importatore necessita di una licenza.
Appartenendo all’UEMOA, la Costa d’Avorio applica la tariffa esteriore comune di questa organizzazione.
 
 
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU), usualmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione della Costa d'Avorio devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
A partire dal 1° gennaio 2007, sono state apportate modifiche operative alla compilazione del DAU.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
a) Fattura commerciale
Redatta in francese ed in triplice copia, deve contenere le indicazioni usuali.
La fattura può anche contenere una dichiarazione sui prezzi e l'origine dei prodotti.

 

b) Documento EUR.1
Per permettere ai destinatari delle merci di beneficiare del regime preferenziale concesso ai prodotti importati in Israele, conviene produrre un certificato EUR 1. che servirà in loco quale giustificativo di origine.
 
Per le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato (1) comportano l'emissione di una dichiarazione. La dichiarazione dovrà essere fatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.
   
La dichiarazione è la seguente:
L'esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°(1)
dichiara che, tranne indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale. (2)
  (Luogo e data)
(firma dell'esportatore e indicazione, a chiare lettere, del firmatario)
 
Le regole relative all'emissione e all'utilizzazione di questi documenti sono riportate nell'Allegato X.

 

 
c) Certificato di origine
Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare del documento EUR.1 nonché per i prodotti non comunitari, è richiesto un certificato di origine che dovrà essere redatto sul formulario comunitario.
Le regole per l'impiego del certificato sono illustrate nell'Allegato XI.
 
d) Certificato fitosanitario (3)
Per la frutta, le verdure, le sementi ed altri vegetali è rilasciato dal Servizio fitosanitario della regione di appartenenza.
Nel caso di esportazione di legname è necessario rivolgersi al servizio fitosanitario della regione di appartenenza (vedi anche “Trattamento degli imballaggi in legnoutilizzati per il trasporto).
 
e) Certificato sanitario (4)
E' necessario per le carni o per i sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne, ecc.).

 

 
Da sapere: i documenti che sono rilasciati da un’amministrazione che si riferiscono direttamente ad un’operazione commerciale o doganale (ad es. il certificato sanitario) devono essere legalizzati preliminarmente dalla Prefettura prima del Consolato.
 
 
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici (5)
Attraverso questo documento rilasciato dagli organismi abilitati, la società garantisce che i prodotti sono conformi al Regolamento 1223/2009 del 30 novembre 2009 e in libera vendita in Italia così come in tutti i paesi UE.
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
E' possibile esportare temporaneamente in Costa d'Avorio secondo le procedure del Carnet ATA. Il carnet permette l'ammissione temporanea:
- campioni commerciali;
- merci destinate ad essere presentate in occasione di fiere, mostre ed esposizioni;
- materiale professionale;
- operazioni di traffico postale.
I Carnet ATA non possono essere utilizzati per le operazioni di transito.
All'arrivo i prodotti, potranno essere scannerizzati ed essere oggetto di un controllo documentario.
Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio.
 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
 
a) Documenti di trasporto
Gli importatori devono far figurare, sulle ricevute marittime e le lettere di trasporto aereo, i numeri delle lettere di informazione compilate dall'importatore su richiesta della società per l'ispezione delle merci accreditata.
Sebbene questo obbligo spetti all'importatore ivoriano, l'esportatore, quando prende in consegna il trasporto delle merci, potrà essere tenuto a trascrivere questi numeri.
 
b) Lista dei colli
 
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
La regolamentazione della Costa d'Avorio obbliga ad assicurare localmente le spedizioni a destinazione del paese.

 

Attenzione La non presentazione del documento in dogana comporta delle multe molto elevate.
 
d) Distinta di carico (6)
Il documento è obbligatorio per le spedizioni marittime ed è stabilito nel paese di origine.  
 
e) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinati alla Costa d’Avorio devono essere trattati e marcati secondo la normativa ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/cote-divoire
 
f) Etichettatura
Molti prodotti, come gli alcolici o il tabacco devono indicare < Vendita in Costa d’Avorio>. Le informazioni sulle etichette devono essere in francese.
A seconda dei prodotti, varie menzioni sono obbligatorie. Così, per prodotti alimentari specificare il nome del prodotto, produttore, data di produzione del fornitore, scadenza, ecc.
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
 
Dal 16 aprile 2018, le spedizioni in Costa d'Avorio devono dare luogo, prima dell'imbarco, ad un controllo per verificare la conformità agli standard ivoriani. L'ispezione dà luogo ad un certificato di conformità, necessario per lo sdoganamento delle merci.
L'elenco dei prodotti soggetti al controllo di conformità e le modalità del controllo sono sul sito delle società incaricate. (7)

 

PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell'arrivo nel Paese. Per  le eventuali modifiche relative a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
 
 
Visto di ingresso: necessario, da richiedere presso gli uffici diplomatico/consolari della Costa d'Avorio presenti in Italia.  E’ possibile richiedere il visto di ingresso on-line e ritirarlo all’arrivo all’aeroporto di Abidjan. Per le procedure relative alla registrazione e al pagamento, consultare il sito internet www.snedai.com

Ambasciata d’Italia a Abidjan: www.ambabidjan.esteri.it
Centre de Promotion des Investissement en Côte d’Ivoire: www.cepici.gouv.ci/
Chambre de Commerce Européenne: www.eurochamci.com
Délégation de l'Union Européenne en République de Côte d'Ivoire :
 

 

(1) Se la dichiarazione su fattura è redatta da un esportatore accreditato, il numero di autorizzazione di tale esportatore deve essere qui riportato. Se la fattura non è redatta da un esportatore accreditato, lasciare lo spazio tra parentesi bianco).
 
(2) Indicare l'origine dei prodotti. Tali indicazioni sono facoltative se le informazioni richieste già figurano sul documento.
 
(3) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(4) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per esportare animali vivi e prodotti da loro ottenuti, alimenti e mangimi, i produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienico-sanitarie alle autorità dei Paesi importatori. Consultare il sito Ministero della salute
 
(5) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
 
(6) Per maggiori informazioni consultare:
Office Ivoirien des Chargeurs (OIC): http://www.oic.ci.
Direzione Generale delle Dogane della Costa d’Avorio: http://www.douanes.ci/