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Capitale: San Salvador
Città principali: Santa Ana, San Miguel
Superficie (km²): 21 041
Popolazione: 6,345 milioni (2016); 6,8 milioni (2025)
PIL: 26,8 miliardi $ (2016)
PIL/pro-capite: $4.223 (2016)
Settori economici: agricoltura, commercio
Religione: Cattolici, evangelici, altre
Lingue ufficiali: Spagnolo
Moneta: Colon Salvadoregno, SVC
Fuso orario: 6 ore indietro rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 7 ore indietro rispetto all'Italia
 
 
El Salvador fa parte del Mercato comune centroamericano (MCCA) insieme a Costa Rica, Guatemala, Honduras e Nicaragua. Questo mercato comune persegue il processo di armonizzazione delle procedure amministrative.
El Salvador è parte di differenti accordi regionali attraverso il MCCA. Ha parimenti negoziato degli accordi bilaterali preferenziali con Belize, Canada, Ecuador, Bolivia, Perù, Corea del Sud e Trinidad e Tobago. La lista degli accordi è consultabile sul sito del Ministero dell’economia.
   
Un accordo di associazione è stato concluso tra l'Unione europea e l'America-centrale nel maggio 2010. La parte commerciale è provvisoriamente entrata in vigore il 1° agosto 2013 per Honduras, Nicaragua e Panama, il 1° ottobre 2013 per Costa Rica e El Salvador e il 1° dicembre 2013 per il Guatemala.
 
Lo stato delle negoziazioni/conclusioni dell’ALE tra l’UE e L’America centrale è consultabile sul sito della Commissione europea – DG trade.
L’evoluzione delle relazioni politiche tra l’UE ed El Salvador sono consultabili sul sito “Action extérieure de l’UE
 
Il regime doganale del Salvador si basa sul Codice doganale Uniform Centroamericano (CAUCA IV) e del suo relativo regolamento chiamato RECAUCA IV. Il codice ha permesso un’armonizzazione delle tariffe doganali, delle normative tecniche e sanitarie e delle procedure doganali.
Il Salvador prosegue la modernizzazione delle sue procedure doganali grazie alla messa in opera graduale d’uno sportello unico per le importazioni, all’utilizzo di materiali per le ispezioni non intrusivi e con il ricorso a tecniche di gestione dei rischi. In tal modo viene stabilito se le merci che verranno importate possono essere immediatamente ritirate dall’importatore (circuito verde o manleva automatica) se devono essere sottoposte ad un controllo documentale (circuito giallo) o ad un controllo documentale e materiale (circuito rosso).
 
I trasportatori devono trasmettere il manifesto di carico alle dogane per posta elettronica almeno 48 ore prima dell’arrivo delle merci al porto di scarico per il trasporto marittimo e almeno due ore prima per il trasporto aereo.
La dichiarazione può essere trasmessa alle dogane prima dell’arrivo delle merci al porto di scarico attraverso lo Sportello elettronico (Teledespacho) un sistema informatizzato di gestione della dogana che si basa sull’applicativo ASYCUDA++ in corso di migrazione verso ASYCUDA World.
Il Salvador impone delle proibizioni e delle prescrizioni in materia di licenze ad alcune importazioni in nome della sicurezza nazionale, della morale pubblica e della protezione della salute e dell’ambiente. La lista dei prodotti interessati si trova sul sito della dogana.
   
L’importazione di prodotti di origine animale o vegetale necessita dell’approvazione dei sistemi d’ispezione sanitario e fitosanitario e di non nocività dei prodotti alimentari dei paesi d’origine.
Le autorità stimano che il 70% dei regolamenti tecnici e delle procedure di valutazione della conformità del Salvator si fondano su norme internazionali. Sono presenti infine delle zone franche.

 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
   
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente), usualmente richiesta per tutte le spedizioni, (salvo all’interno dell’Unione europea), le spedizioni a destinazione El Salvador devono essere accompagnate dai documenti di seguito indicati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
 
a) Fattura commerciale
In cinque esemplari, deve essere redatta senza correzioni ne' cancellature, preferibilmente in lingua spagnola o essere accompagnata da una traduzione in e deve contenere le seguenti informazioni:
  • nome e luogo di spedizione, data della fattura, firma del venditore, spedizioniere o caricatore;
  • l'indicazione del mezzo di trasporto e il nome della nave trasporto e i porti di imbarco e sbarco;
  • nome del destinatario e indirizzo:
  • descrizione dettagliata delle merci (numero, marche, quantità, natura dei colli);
  • nome generico e commerciale:
  • quantità delle merci e dettaglio degli articoli con specificazione della loro natura;
  • per ciascun collo e per l'insieme delle spedizioni
* peso lordo, netto e standard degli articoli (in kg),
* quantità o misure, per unità e totale,
* per i vini, deve essere riportato il grado alcolico,
  • valore unitario e totale delle merci,
  • condizioni di acquisto stabilita con il venditore.
Non è più necessario stabilire il prezzo in dollari.
 
b) Documento EUR.1
Per permettere ai destinatari delle merci di beneficiare del regime preferenziale i servizi doganali possono esigere un documento EUR.1.
 
Le spedizioni di importo inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato possono dar luogo alla redazione di una dichiarazione. Questa deve essere fatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descrivi i prodotti che la concernono in modo sufficientemente dettagliato per essere identificati.
 
La dichiarazione è la seguente:
'L'esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale...(indicazione dell'origine dei prodotti)'
'Luogo e data.....'
'Firma dell'esportatore e indicazione, chiara e per esteso, del firmatario' 
 
Le regole relative ai certificati di origine sono illustrate nell'Allegato X 
 
c) Certificato di origine
Su richiesta del cliente, deve essere stabilito sul formulario comunitario e vistato dalla Camera di commercio competente (alla quale si suggerisce di presentare un originale, due copie e una domanda).
Le regole relative all'emissione e utilizzazione di questo documento sono illustrate nell’Allegato XI.
 
Da sapere:
L’origine deve apparire sul prodotto o sul suo imballaggio in spagnolo. Le informazioni obbligatorie variano a seconda della tipologia di prodotto.
 
d) Certificato fitosanitario
Necessario per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali. E' rilasciato dal servizio fitosanitario delle regioni. (1)
 
e) Certificato sanitario
Necessario per le carni, o prodotti a d’origine animale (preparati a base di carne, latte, uova, ecc.). (2)
 
f) Certificato o attestato di vendita libera per i cosmetici
Non richiesto.
Possono essere richiesti dei certificati di libera vendita , d’analisi, ecc. per i prodotti alimentari le bevande, i medicinali, ecc. I certificati permettono di ottenere l’autorizzazione all’importazione da parte del ministero della Salute salvadoregno.
 
Da sapere: El Salvador ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (3)
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA - Il paese NON aderisce alla convenzione ATA.
Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure della normativa comune attraverso un agente. Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio.
Le condizioni per l'impiego dei carnet ATA si possono reperire su questo sito.
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
Il sistema portuario salvadoregno comprende due porti commerciali generali: Acajutla e La Unión la cui costruzione è terminata nel dicembre 2008. El Salvador ha due aeroporti pubblici, l'aeroporto internazionale di El Salvador e l'aeroporto di Ilopango. L’aeroporto internazionale di El Salvador copre la totalità del traffico internazionale sia passeggeri che merci.
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono la polizza di carico marittima, la lettera di trasporto aereo LTA o AWB, la lettera di vettura internazionale CMR e la lettera di vettura ferroviaria CIM.
b) Lista dei colli
Tale lista riepiloga tutte le merci esportate e precisa i volumi, il numero dei colli, delle casse, dei contenitori come anche la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
Non richiesta
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene attualmente non vi sia obbligo, si suggerisce tuttavia di informarsi presso il ministero dell’agricoltura prima della partenza.
Per ulteriori informazioni e per i paesi aderenti è possibile consultare il documento sul seguente sito Internet: https://www.ippc.int/countries/el-salvador
 
PASSAPORTO E VISTI
 
 
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese. Per le eventuali modifiche a tale norma si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata di El Salvador a Roma o il Consolato Generale salvadoregno a Milano nonché presso il proprio Agente di viaggio.
 
 
Visto d’ingresso: non necessario per turismo fino a 90 giorni.
 
 
 
AMBASCIATE
 
 
Ambasciata d'Italia in El Salvador:
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Ambasciata Salvadoregna in Italia: http://embajadaitalia.rree.gob.sv/
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CAMERA DI COMMERCIO
 
 
Cámara de Comercio e Industria de El Salvador: http://www.camarasal.com/
Asociación Salvadoreña de Industriales: http://www.industriaelsalvador.com/
 
 
GOVERNO
 
Presidenza della Repubblica: http://www.presidencia.gob.sv/
Ministero Relazioni estere: http://www.rree.gob.sv/
Ministero Finanze: http://www6.mh.gob.sv/
Ministero Governance e Sviluppo territoriale: http://www.gobernacion.gob.sv/
Ministero del Turismo (MITUR): http://www.mitur.gob.sv/
Ministero della salute: http://www.salud.gob.sv/
Ministero Agricoltura e Allevamento: http://www.mag.gob.sv/
Ministero dell’Istruzione: http://www.mined.gob.sv/
Ministero Lavori Pubblici, Trasporti, Abitazioni, Sviluppo Urbano: http://www.mop.gob.sv/
 
ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI
 
CORSATUR-Corporación Salvadoreña de Turismo: https://www.corsatur.gob.sv/
Dirección General de Estadística y Censos (digestyc): http://www.digestyc.gob.sv/
PROESA- Exportaciones e Inversiones de El Salvador: http://www.proesa.gob.sv/
 
 
TRASPORTI
   
ORGANISMI INTERNAZIONALI
 
 
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
 
(3) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.