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Capitale: Asmara
Città principali:
Superficie (km²): 121 320
Popolazione: 5,4 milioni (2011); 7,6 milioni (2025)
PIL: $ 2,6 miliardi
PIL/procapite: $475,2
Settori economici: industria tessile; minerali
Religione: musulmani, cristiani ortodossi, cattolici, protestanti
Lingue ufficiali: tigrino, arabo, inglese
Moneta: nakfa (ERN)
Fuso orario: 3 ore avanti rispetto all'orario del meridiano di Greenwich; 2 ore avanti rispetto all'Italia
 
 
L’Eritrea è membro di COMESA (Common Market for Eastern and Southern Africa), zona di libero scambio per l'Africa orientale e meridionale è una zona di libero scambio con l'obiettivo di realizzare il progresso economico e sociale sostenibile per tutti gli Stati membri attraverso una maggiore cooperazione e l'integrazione nei settori del commercio, dogane, trasporti, tecnologia, industria, energia, ecc.
   
L'Eritrea è uno dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) che sono legati all'UE da un accordo di partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed entrato in vigore nel 2003. L’Accordo prevede, in particolare, l'istituzione di un partenariato economico (APE) che l'UE sta negoziando con sette regioni dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico.
 
L’Eritrea appartiene al gruppo dei paesi dell'Africa orientale e australe (Eastern and Southern Africa – ESA).
Paesi ESA: Comoros, Djibouti, Eritrea, Etiopia, Madagascar, Malawi, Mauritius, Seychelles, Somalia, Sudan, Zambia, Zimbabwe
             
Lo stato dei negoziati tra l'UE e l'Africa orientale e meridionale è disponibile sul sito Internet della Commissione europea - DG Commercio.
L’Eritrea è beneficiaria del programma UE "Everything but Arms" in quanto rientra nell’elenco dei paesi meno sviluppati. Questo programma permette ai prodotti eritrei preferenze tariffarie sul mercato europeo.

 

 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione dell'Eritrea devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
 
a) Fattura commerciale
Deve essere presentata in tre esemplari, in lingua inglese e deve riportare i riferimenti ordinari.
 
b) Documento EUR.1
Sebbene l’Eritrea non consenta un regime doganale preferenziale per i prodotti originari dell'Unione europea, i servizi doganali possono esigere un documento EUR.1 “quando questi siano incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportati verso l'UE”.
Le spedizioni, di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore autorizzato, possono dar luogo ad una dichiarazione per l'EUR 1 "quando il semilavorato è incorporato nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportato l'UE
Questa dichiarazione deve essere stabilita su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti che la riguardano in modo sufficientemente dettagliata per poter essere identificato.
La dichiarazione è la seguente:
“l'esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale...”
...luogo e data .
..firma per esteso e in lettere dell'esportatore o del firmatario.
 
Le regole relative all’emissione e all’utilizzazione di questi documenti sono precisate nell'Allegato X
 
b) Certificato di origine
Le spedizioni a destinazione dell'Eritrea devono essere accompagnate da un certificato di origine.
Redatto su formulario comunitario, deve essere vistato dalla Camera di Commercio di competenza.
Le regole relative all'emissione e all'utilizzazione dei certificati di origine sono precisate nell’Allegato XI
 
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali. E' rilasciato dal servizio fitosanitario delle regioni di appartenenza.(1)
 
e) Certificato sanitario
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).(2)
 
f) Certificato o attestato di vendita libera per i cosmetici
Non richiesto.
 
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.

TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
Non è necessario un’assicurazione locale
 
d) Lista di carico
Nessuna
 
e) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano delle richieste specifiche al riguardo, è raccomandato l'impiego di imballaggi sani. 
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/eritrea
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario, con validità residua di oltre sei mesi dalla data del visto d’ingresso (un anno in caso si debba richiedere il visto d’ingresso per lavoro). Il cittadino italiano che sia in possesso anche della cittadinanza eritrea, qualora permanga nel Paese per un periodo superiore all'anno, è considerato cittadino residente dalle locali Autorità e, pertanto, soggetto agli obblighi del servizio militare.
 
 
Visto d’ingresso: necessario, da richiedersi presso l’Ambasciata dello Stato di Eritrea a Roma o presso il Consolato dello Stato di Eritrea a Milano. Previa richiesta motivata alle Autorità competenti eritree è possibile ottenere un visto di entrata direttamente all’arrivo all’aeroporto di Asmara.
Recentemente, la normativa eritrea per il rilascio dei visti d’ingresso è stata ulteriormente complicata e richiede altresì la presenza fisica dei richiedenti presso le Rappresentanze eritree in Italia. I tempi medi per il rilascio di un visto si possono attestare sui 30 giorni circa.
Si raccomanda vivamente, anche in considerazione delle frequenti modifiche alla procedura per il rilascio dei visti, di contattare telefonicamente l’Ambasciata eritrea a Roma od il Consolato eritreo a Milano prima di recarvisi per l’espletamento delle procedure di rilascio del visto.
L’ammontare del costo del visto varia a seconda della sua tipologia. Anche i visti turistici possono essere rilasciati dietro invito. Se si viaggia per affari è necessaria una lettera della propria impresa che dichiara lo scopo e la durata del viaggio. A tale proposito si fa presente che a partire dal 2004 è stata introdotta una legislazione restrittiva in materia di permessi di lavoro per i cittadini stranieri, secondo la quale chi ha intenzione di svolgere un’attività lavorativa in Eritrea deve assicurarsi della possibilità di ottenere un permesso di lavoro prima di entrare nel Paese.
 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA - Il paese NON aderisce alla convenzione ATA
Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure della normativa comune attraverso un agente.
Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio.
 
 
 
Ambasciata d’Italia in Eritrea: www.ambasmara.esteri.it
The Eritrean National Chamber of Commerce: www.eritrea.be/old/eritrea-business.htm
Delegation of the European Union to Eritrea: https://eeas.europa.eu/delegations/eritrea_en
WIPO-World Intellectual Property Organization: http://www.wipo.int/portal/en/
Ministry of Tourism: http://www.eritrea.be/MoT.htm
 

 (1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.

L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (carne, pesce..) e derivati animali come latticini, formaggi, uova, ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.