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Codice Paese: (052) , TR
Capitale: Ankara
Città principali: Istanbul, Izmir, Bursa
Superfice (km²): 773.473
Popolazione: 72,802012 milioni
PIL: 778,1 miliardi di $
PIL/pro-capite: $521,8 10
Settori economici: agricoltura (10% del PIL); industria (30%): tessili, automobile; settore terziario (2/3 del PIL): turismo
Religioni: Musulmana 96%. Altro: Ebrei, ortodossi, cattolici e protestanti
Lingue ufficiali: turco
Moneta: Nuova Lira turca, TRY  
Fuso orario: 2 ore avanti rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora avanti rispetto all’Italia
Clima: Temperature e precipitazioni
 

La Turchia è membro di tutte le organizzazioni economiche internazionali (OCSE, OMC, FMI, banche di sviluppo ...), e fa parte del G20. La Turchia è anche parte di organizzazioni economiche regionali: l'Organizzazione per la Cooperazione Economica (OCE), il gruppo degli otto paesi in via di sviluppo (D8), dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OCI) e la cooperazione economica del Mar Nero (BSEC). Partecipa a iniziative regionali quali il processo di cooperazione nell'Europa sudorientale (SEECP) ed è integrata al partenariato euro-mediterraneo.

 
Ha siglato accordi di libero scambio con: EFTA, Israele, ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Bosnia e Herzegovina; Croazia; Autorità palestinese; Tunisia; Marocco; Egitto; Siria; Albania; Georgia; Montenegro; Serbia; Cile; Giordania.
 
La Turchia è membro del WTO dal 26 marzo 1995.
 
L’UE e la Turchia sono legate da un accordo di associazione, risalente al 1963, stipulato con l’obiettivo della progressiva creazione di un’unione doganale (entrata in vigore nel 1995).
L’Unione doganale permette una libera circolazione dei prodotti industriali e dei prodotti agricoli trasformati. I prodotti agricoli di base e alcuni prodotti della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) beneficiano di un regime preferenziale autonomo.
 
Il 3 ottobre 2005, gli Stati membri hanno iniziato le negoziazioni con la Turchia in vista della sua adesione all`Unione europea http://ec.europa.eu/enlargement/index_en.htm. Dal 2005, tuttavia, soltanto 13 capitoli dell’acquis communautaire, su un totale di 35, sono stati aperti e di questi solo il capitolo 25 (scienza e ricerca) è stato provvisoriamente chiuso.
 

 


 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana, tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea),le spedizioni con destinazione alla Turchia devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
 
a) Certificato di circolazione ATR
L’A.TR è un certificato previsto dall'accordo Unione Europea/Turchia, emesso a richiesta dell'operatore per attestare che la merce descritta nel modulo è in libera circolazione, cioè in esenzione dai dazi doganali a destinazione.
L'esenzione vale per le spedizioni dall'Unione Europea verso la Turchia ed anche dalla Turchia verso l'Unione Europea.
Non si applica ai prodotti agricoli e a quelli appartenenti alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio.
L’A.TR non è un documento obbligatorio, è necessario solo se l'importatore lo richiede per usufruire dell’esenzione daziaria.
Viene rilasciato dalle autorità doganali ai sensi del codice doganale comunitario.
Ha una validità di quattro mesi dalla data di rilascio nel paese di esportazione e deve essere presentato entro tale termine alle autorità doganali turche.
 
b) Fattura commerciale
E’ il documento che descrive il dettaglio del bene in transazione, ed è necessario per lo sdoganamento della merce. Non vi è uno specifico formato per la predisposizione della fattura commerciale, deve essere scritta in turco, inglese o francese.
Come prova dell'origine preferenziale, una dichiarazione su fattura o una dichiarazione su fattura EUR-MED può essere espressa dall'esportatore sulla fattura commerciale. In alternativa, la dichiarazione può essere fatta anche su qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione. Queste dichiarazioni possono essere presentate al posto dei certificati di circolazione EUR.1 o EUR-MED.
Se il prezzo franco fabbrica della spedizione non supera i 6.000 euro, la dichiarazione su fattura può essere fatta da qualsiasi esportatore. Per le spedizioni con valore superiore a 6.000 euro, solo gli esportatori che sono stati autorizzati dalle autorità doganali possono preparare la dichiarazione.
 
Come qualsiasi prova dell'origine preferenziale, la dichiarazione su fattura o la dichiarazione su fattura EUR-MED è valida per quattro mesi dalla data di rilascio nel paese di esportazione e deve essere presentata entro tale termine alle autorità doganali del paese importatore.
 
c) Certificato di origine
E’ il documento che certifica l’origine territoriale del bene importato, viene emesso dalla CCIAA e deve essere consegnato in originale. Il certificato di origine può essere sostituito dal certificato EuroMed, dal certificato EUR 1 o dalla dichiarazione su fattura, salvo esplicita richiesta da parte dell’esportatore.
 
Le regole relative all`emissione e impiego dei certificati di origine sono precisati nell`Allegato XI.
 
d) Certificato di circolazione EUR.1 (Allegato X)
E’ un certificato utilizzato per attestare l’origine preferenziale negli scambi con paesi legati all’Unione Europea da accordi tariffari. L’EUR.1 viene rilasciato dalla Dogana del Paese dell’esportatore su domanda scritta inoltrata dallo stesso. La richiesta del rilascio dell’EUR.1 presuppone che le merci dichiarate abbiano tutti i requisiti per essere considerate di origine preferenziale. L’ufficio doganale può richiedere della documentazione giustificativa dell’origine o procedere a controlli presso l’azienda anche successivamente, a volte sulla base di una specifica richiesta di una Dogana estera. Ha la validità di 4 mesi. In alternativa, l'origine preferenziale delle merci può essere dichiarato sulla fattura commerciale o qualsiasi altro documento commerciale. Se il prezzo franco fabbrica della spedizione non supera i 6.000 euro, la dichiarazione su fattura può essere fatta da qualsiasi esportatore. Per le spedizioni con valore superiore a 6.000 euro, solo gli esportatori che sono stati autorizzati dalle autorità doganali possono preparare la dichiarazione.
Se si applica il cumulo con i paesi che partecipano al partenariato euromediterraneo (Pan-Euro-Med cumulation), un certificato di circolazione (EUR-MED), deve essere presentato al posto dell’EUR.1.
 
e) Certificato di circolazione EURMED
Il formulario EUR MED è emesso direttamente dall’esportatore senza necessità di visto doganale ed ha lo scopo di documentare l’applicazione del cumulo PANEUROMEDITERRANEO, istituito per tutti i Paesi dell’area Paneuromediterranea (area paneuropea+area mediterranea: Svizzera, Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Turchia, Algeria, Tunisia, Marocco, Isole Faeroer, Israele, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Egitto, Giordania, Libano, Siria), nei quali dovranno essere applicate regole di origine identiche. Ha la validità di 4 mesi. In alternativa, l'origine preferenziale delle merci può essere dichiarato sulla fattura commerciale o qualsiasi altro documento commerciale. Se il prezzo franco fabbrica della spedizione non supera i 6.000 euro, la dichiarazione su fattura può essere fatta da qualsiasi esportatore. Per le spedizioni con valore superiore a 6.000 euro, solo gli esportatori che sono stati autorizzati dalle autorità doganali possono preparare la dichiarazione.
 
f) Certificato fitosanitario (2)
Documento attestante che i vegetali e i prodotti vegetali che devono essere importati sono stati ispezionati secondo procedure appropriate, sono esenti da organismi nocivi da quarantena e praticamente indenni da altri organismi pericolosi e sono considerati conformi alle norme fitosanitarie vigenti del paese importatore .
 
Rilasciato dalle appropriate autorità fitosanitarie del paese di origine. Le autorità fitosanitarie turche accettano i certificati rilasciati da un'autorità competente di uno Stato membro dell'Unione Europea, se tutte le informazioni pertinenti sono fornite.
 
Poiché i requisiti formali della certificazione sono standardizzati a livello globale, il certificato è conforme agli standard dell’accordo IPPC (International Plant Protection Convention).
Il certificato fitosanitario deve essere preparato in turco o in inglese e presentato in originale.
Inoltre, Il certificato deve essere rilasciato non oltre 14 giorni prima della data di spedizione.
 
g) Certificato di analisi
Necessario per alcuni prodotti come alimenti, mangimi, dentifrici, ecc..
Attesta che test microbiologici e fisico/chimici sono state effettuati da un laboratorio competente del paese di origine.
Le autorità turche accettano i certificati rilasciati da un laboratorio adeguato e debitamente accreditato del paese d'origine, se tutte le informazioni richieste sono fornite.
 
Il certificato deve essere redatto in turco o in inglese.
 
Nessuna forma specifica richiesta.
 
h) Certificato sanitario (3)
Attesta che i prodotti di origine animale che devono essere importati non sono infetti e non possono trasmettere alcuna malattia infettiva.
Rilasciato dalle appropriate autorità del paese di origine. Le autorità turche accettano i certificati rilasciati da un'autorità competente di uno Stato membro dell'Unione Europea, se tutte le informazioni pertinenti sono fornite.
Può essere preparato in qualsiasi lingua. Una traduzione in inglese o turco può, tuttavia, essere necessaria.
 
Deve essere presentato in originale.
 
Dal 1998 la Turchia ha vietato l'importazione di bovini vivi e di carni bovine dall'UE.
 
REGISTRAZIONE DEGLI ESPORTATORI DI PRODOTTI TESSILI
 
 
Un esportatore di prodotti tessili e di abbigliamento deve registrarsi presso il Ministero dell'Economia turco. La registrazione non è necessaria se la quantità di prodotti tessili da esportare è pari o inferiore a 50 kg di peso lordo. La registrazione può essere effettuata online (www.ebirlik.org), e la successiva stampa deve essere certificata dalla Camera di Commercio nel paese di esportazione e, in aggiunta, essere legalizzata dal consolato turco presente in quel paese.
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
a) Documenti di trasporto
 
b) Lista dei colli
 
c) Assicurazione trasporto
Deve essere preparata dalla compagnia di assicurazione dell'esportatore o dell'importatore.
Nessuna forma specifica richiesta, il certificato deve essere presentato in originale.
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
A partire dal 1° gennaio 2006, gli imballaggi in legno destinati alla Turchia devono essere trattati e marchiati secondo la normativa ISPM-15 FAO.
 
AMMISSIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
È possibile esportare temporaneamente con destinazione Turchia secondo le procedure ATA. Il Carnet ATA è rilasciato dalle Camere di Commercio di competenza.
 
PASSAPORTO E VISTI
 
a) Passaporto/carta d’identità valida per l’espatrio
È consentito l’ingresso anche con la sola carta di identità valida per l’espatrio e con una validità minima di 5 mesi per coloro che:
 
  • entrano in Turchia attraverso tutte le frontiere, per via aerea e marittima;
  • entrano in Turchia, dal confine greco e bulgaro, per via ferroviaria e per via terra.
 
È invece assolutamente necessario il passaporto, con validità residua di almeno 5 mesi, per coloro che entrano nel Paese, per via terra e ferroviaria, dai confini del sud-est ed est della Turchia, ovvero dalle frontiere con la Georgia, l’Azerbaigian – exclave del Nakhicevan, l’Iran, l’Iraq e la Siria, (la frontiera con l’Armenia risulta, al momento, chiusa).
 
Per coloro che si recano nel Paese per motivi diversi dal turismo è necessario il passaporto, per l’apposizione del relativo visto/permesso di soggiorno da parte delle Rappresentanze Turche in Italia o nel Paese di residenza degli interessati. In questo caso la validità residua del passaporto deve essere di almeno 60 giorni oltre la data di scadenza del visto/permesso di soggiorno.
In ogni caso, il passaporto deve avere almeno una pagina libera, per l’apposizione dei timbri di entrata ed uscita.
Ai titolari di documenti che non presentino le sopra citate caratteristiche non sarà consentito l’ingresso nel paese.
 
Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
 
b) visto d’ingresso
Il visto per motivi turistici per soggiorni inferiori ai 90 giorni ed il pagamento per l’ingresso nel Paese sono stati aboliti. Alle frontiere viene apposto un timbro sul passaporto o su un foglio separato in caso di ingresso con la carta di identità per controllare che non sia superato il termine massimo di permanenza nel Paese.
L’ingresso nel Paese per motivi turistici è consentito per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco di 180 giorni, a partire dal 1° febbraio 2012.
 
Si fa quindi presente che - al fine di ovviare alla circonvenzione delle norme relative ai permessi di soggiorno e di lavoro in Turchia dal 1° febbraio 2012, a differenza di quanto avveniva in passato, - trascorsi i 90 gg. consecutivi concessi per un soggiorno turistico, il passaggio della frontiera con successivo rientro entro pochi giorni per fare scattare un nuovo periodo di 90 gg. per soggiorno turistico non sarà più consentito.
 
I cittadini italiani che intendano risiedere o lavorare in Turchia dovranno ottenere innanzitutto il necessario visto rivolgendosi alle rappresentanze diplomatico-consolari turche in Italia e, una volta entrati nel Paese, richiedere quanto prima il pertinente permesso di soggiorno. Si segnala infatti che per viaggi con finalità diverse dal turismo e comunque per rimanere più di 90 giorni nell’arco di 180 giorni rimane l’obbligo del visto, così come in caso di precedenti respingimenti alla frontiera turca o precedente espulsione (anche in questi casi è assolutamente necessario contattare previamente le Rappresentanze turche all’estero).
 
Si raccomanda di non soggiornare per un periodo superiore a quello previsto: le multe sono piuttosto elevate e può intervenire l’espulsione, con divieto di reingresso.
 
Si raccomanda altresì di controllare sempre che il timbro venga apposto sia all’ingresso, sia all’uscita dal territorio turco. Si segnala, in particolare, che in caso di viaggi in mare dalla Turchia alle vicine isole greche e di ritorno sul territorio turco, la mancata apposizione del timbro di ingresso è considerata a tutti gli effetti ingresso illegale in Turchia, con conseguente espulsione e divieto di reingresso.
 
Gli autisti alla guida di automezzi che intendano recarsi in Turchia nell’esercizio della propria professione, compresi quelli alla guida di pullman turistici, devono ottenere l’apposito visto dalle Rappresentanze turche all’estero.
 
Si segnala infine che le richieste di ingresso da parte di stranieri che non presentino pagine vuote nei loro passaporti o documenti equivalenti verranno respinte.

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
 
Ambasciata della Turchia
Via Palestro 28, 00185 Roma Italia
Tel. +39  39-06-445 94 200; -06 445 941 Fax +39 39 06 494 15 26
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Office of the Commercial Counsellor
Viale Pasteur 77/8  00144 EUR ROME
Tel: +39 06 5925117 - 06 5922334; Fax: +39 06 5917984
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Ambasciata della Turchia in Roma Ufficio Cultura e Informazioni
Piazza della Repubblica, 56  00185 ROMA
Tel: +39 06 487 11 90 ; 06 487 13 93  Fax: +39 06 488 24 25
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Consolato generale di Milano
Via Larga, 19 - 20122 Milano
Tel. +39 02 5821201 - Fax +39 02 582 120 81
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Office of the Commercial Attache, Milano
V.C. Battisti 8 20122 Milano
Tel: +39 02 545 6832 Fax: +39 02 545 6325
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Consolato Generale Onorario a Firenze
Via Dante da Castiglione, 8 – 50125 Firenze
Tel. +39 055 2335560 – Fax +39 055 2306371/2286040
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Consolato generale Onorario Genova
P.zza R. De Ferrari, 4 - 16121 Genova
Tel. +39 010-2474313 010-2474402 010-2474354 010-2510463
Fax +39 010 2474599
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Consolato Onorario a Trieste
Piazza dell’Unita d’Italia 7 34121 Trieste
Tel. +39 040 6702711 – Fax +39 040 67027300
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Consolato Onorario a Venezia
Santa Marta Fabbricato 17 30123 Venezia
Tel. +39 041 52230707; Fax +39 041 2413239
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Consolato Onorario a Napoli
Via S. Lucia 20 80132 Napoli
Tel. +39 081 5521131; 081 5521992;
Fax +39 081 5511201
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Consolato Onorario a Bari
Via Abate Gimma, 148-70121
Tel. +39 080 4779111; Fax +39 080 4762056
 
Consolato Onorario a Siracusa
Via Epicarpo 39, 96100 Siracusa
Tel. +39 0931 983446/328;
Fax +39 0931 983446
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AMBASCIATE E CONSOLATI IN TURCHIA
 
Ambasciata d’Italia - Ankara
Ataturk Bulvari, 118 -06680 Ankara
Tel. (+90 312) 4574200 – Fax (+90 312) 4574280
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Consolato Generale - Istanbul
Tom Tom Kaptan Sokak, 15 - 80073 Beyoglu
Tel. +90 212 2431024/5244 3259 - Fax +90 212) 2525879
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Vice Consolato Onorario d'Italia ad Antalya
Eski Lara Yolu, 1513 Sok. No: 11/1  Şirinyalı - Antalya
Tel: +90 242 323 43 64  Fax: +90 242 323 57 14
 
Atatürk Bulvarı Ünsal Han D. 2  İskenderun - Hatay
Tel: +90 326 613 60 91 - Fax: +90 326 617 91 93
 
Gazi muhtar pasa bulvari k.5, n.36
Tel. +903422150274 - Fax  +903422150230
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ICE-AGENZIA PER LA PROMOZIONE ALL'ESTERO E L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE
 
ICE-Turchia
Lutfi Kirdar Uluslarasi Kongre ve Sergi Sarayi, Darulbedai Cad. No:60 34267 Harbiye - ISTANBUL
Tel. +90 212 3730300 - Fax +90 212 2418223
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CAMERE DI COMMERCIO
 
Camera di Commercio italiana in Turchia - Istanbul
Mesrutiyet Caddesi No:75 , 34430 Tepebasi - Istanbul - TURKEY
Tel. +90 212 2442268/2494191 - Fax +90 212 2525885
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Camera di Commercio italiana in Turchia - Izmir
Cumhuriyet Bul. No 123 Kat 5/504 - Alsancak 35220 Izmir
Tel. +90 232 4647747 - Fax +90 232 4630928
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ISTANBUL TICARET ODASI - (Camera di Commercio Istanbul)
Resadiye Caddesi - 4112 Eminonu - ISTANBUL
Tel. +90 212 4556000 - Fax  +90 212 5131565
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MINISTERI
 
Ministero dei lavori pubblici
Vekaletler Cad. No:1 Bakanlıklar / Ankara
Tel: +90 312 410 10 00
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Ministero degli Affari Esteri 
Dr. Sadık Ahmet Cad. No:8 Balgat / ANKARA - TURKEY 06100 
Tel: +90 312 292 10 00 
 
Ministero delle Finanze
Dikmen Cd 06450 çankaya/ Ankara
Tel: +90 312 415 29 00
 
Ministero di Scienza, Industria e Tecnologia
 
Ministero di Cultura e Turismo
Atatürk Bulvarı No:29 06050 Opera Ankara - Turkey
Tel: +90.312 309 08 50; Fax +90.312 312 43 59
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ISTITUTI E AGENZIE NAZIONALI
 
IGEME (TURKISH EXPORT PROMOTION CENTER)
Inonu Bulvari No:36 06510 Emek / ANKARA
Tel  +90 312 4444363
www.igeme.org.tr
 
TOBB (Unione delle Camere di Commercio, Industria e Scambi commerciali di Turchia)
Dumlupınar Bulvarı No:252 (Eskişehir Yolu 9. Km.) 06530 /ANKARA
Tel +90 312 218 20 00  Fax +90 312 219 40 90/91/92/93
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Mesrutiyet Caddesi, N.46 - 34420 Tepebası - ISTANBUL
Tel. +90 212 2495448/ 2491929 - Fax +90 212 2933783
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YASED (Associazione per il coordinamento del capitale straniero in Turchia)
Barbaros Bulvari, Morbasan Sokak Koza Is Merkezi, B Blok Kat 3 - 80700 Balmumcu - ISTANBUL
Tel. +90 212 2725094/95 - Fax +90 212 2746664
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Necatibey Caddesi N 108 06100 Yucetepe Ankara
Tel: +90 312 2945000; Fax: +90 312 2946877
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Ufficio delle Dogane
 
Standardizzazione
 
Gazzetta Ufficiale
 
ORGANISMI INTERNAZIONALI
 
Rappresentanza Unione Europea
Ugur Mumcu Caddesi 88, 4th floor, 06700 Gaziosmanpasa, Ankara
Tel. +90 312 4598700 - Fax +90 312 446 67 37
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Enterprise Europe Network in Turkey
 
PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI
 
AKBANK T.A.S.
Sabanci Center 34330 4. Levent – ISTANBUL
Tel: +90 212 3855555; Fax: +90 212 2697787
 
TURKIYE IS BANKASI A.S.
Is Kuleleri Buyukdere Cad.34330 4. Levent - ISTANBUL
Tel: +90 212 3160000; Fax: +90 212 3160900
 
TURKIYE GARANTI BANKASI
Nispetiye Mah. Aytar Cad. N.2 34340 Levent – ISTANBUL
Tel: +90 212 3181818; Fax +90 212 3181888
 
TURKIYE VAKIFLAR BANKASI T.O.A.
Ataturk bulvari n.207 06680 kavaklidere – ANKARA
Tel. +90 312 4557575; Fax: +90 312 4557690-91
 
TURK EXIMBANK
Mudafaa Cad. No.20 06100 Bakanliklar – ANKARA
Tel: +90 312 4171300; Fax: +90 312 4257896

 

(1) Codificazione ISO-alfa per i paesi e per le monete:
  • una codificazione ISO-alfa su due caratteri per i paesi e territori;
  • una codificazione ISO-alfa su tre caratteri per le monete.
La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a decorrere dal 1 giugno 2005 è allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18 maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12
 
Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana (DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni.
 
(2) I certificati fitosanitari, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
 
(3) I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario.