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Capitale: Amman
Città principali: Irbid
Superficie (km²): 88.382 Km²
Popolazione: 6,3 milioni (2011); 7,9 milioni (2025)
PIL: 29,2 miliardi
PIL/procapite: 4.674,7 $
Settori economici: industrie farmaceutiche; ricerca mineraria; tecnologie dell’informazione; servizi finanziari
Religione: Musulmana 90%; Cristiana 6%
Lingue ufficiali: arabo
Moneta: Dinaro giordano (JOD)
Fuso orario: 2 ore avanti rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; +1h rispetto all'Italia
 
 
La Giordania partecipa all'accordo di Agadir che include anche Egitto, Marocco e Tunisia. Entrato in vigore nel 2007, questo accordo mira all'armonizzazione dei regolamenti che disciplinano le politiche settoriali e lo smantellamento dei dazi doganali dei quattro paesi.
Ha anche firmato diversi accordi di libero scambio tra cui uno con gli Stati Uniti.
 
La Giordania è stata membro del WTO dall'11 aprile 2000.

La Giordania è collegata all'UE da un accordo di associazione che integra un'area di libero scambio. Da parte sua, l'Unione europea ha offerto la piena apertura del suo mercato alle esportazioni industriali e delle concessioni per le esportazioni agricole giordane.
Nel 2011, la Commissione europea ha deciso di aprire nuovi negoziati con la Giordania per approfondire l'accordo esistente e ampliarlo per trattare argomenti quali misure sanitarie e fitosanitarie, protezione degli investimenti, appalti pubblici, ecc. L'obiettivo di questo accordo di libero scambio globale e approfondito (DCFTA) è quello di integrare questo paese economicamente nel mercato unico europeo.

Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'accordo di libero scambio tra l'UE e la Giordania è disponibile sul sito web della Commissione Europea–DG commercio.

La Giordania partecipa al partenariato euromediterraneo, che mira a rafforzare la cooperazione tra l'UE e la regione mediterranea e alla politica europea di vicinato.
 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione della Giordania devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati. 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
 
a) Fattura commerciale
In quattro copie, deve contenere i riferimenti abituali. Redatta in lingua inglese deve essere vistata da:
 
- la Camera di commercio competente
- la Joint Italian Arab Chamber
- il Consolato Giordano.
     
b) Documenti EUR.1, EUR.MED  
Per permettere ai destinatari della Giordania di beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti importati dall'UE, conviene produrre un certificato EUR.1 o EUR.MED che servirà in loco come giustificativo di origine.
Le spedizioni di valore inferiore a 6.00 euro o effettuate da un esportatore accreditato, danno luogo alla presentazione di una dichiarazione. Questa dovrà essere redatta su una fattura, buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti in modo sufficientemente dettagliato per l'identificazione.
 
La dichiarazione è la seguente:
“L'esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°...(1)) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale '...' (2)].
- cumulation applied with ...(nome del o dei paesi)
- no cumulation applied
'....' (Luogo e data) (3)
'....'(Firma dell'esportatore e indicazione, per esteso, del nome del firmatario)”.
 
Le regole relative all'emissione e all'utilizzazione dei documenti EUR.1 sono precisate nell'Allegato X
 
c) Certificato d’origine
Può essere richiesto dall'importatore. Le regole relative alla compilazione del documento sono specificate nell’Allegato XI.
 
d) Certificato fitosanitario (4)
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.
 
 
e) Certificato sanitario (5) 
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.
 
f) Certificato di macellazione (6) 
Per le carni, secondo il rito islamico.
 
g) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (7) 
Redatto sulla base delle informazioni fornite dall'esportatore, certifica che i prodotti sono conformi alla legislazione italiana e liberamente venduti in Italia.
 
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.
 
 
TRASPORTO, IMABALLAGGIO, ETICHETTATURA
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
Non esiste alcun obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Giordania.
 
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinati alla Giordania devono essere trattati (fumigati) secondo la normativa NIMP-15 FAO.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/jordan
 
 
e) Etichettatura
Le etichette dei prodotti alimentari cibo e dei giocattoli devono essere in arabo; per altri prodotti le etichette possono essere in arabo e/o inglese. Esistono requisiti di etichettatura che variano in base al prodotto.
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
 
Passaporto: necessario con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese in Italia.

Visto d'ingresso: necessario.
E’ possibile ottenere il visto d’ingresso:
  • presso gli uffici diplomatico/consolari giordani presenti in Italia;
  • direttamente all'aeroporto di arrivo in Giordania, dietro pagamento in valuta locale;
  • presso le frontiere terrestri, con Arabia Saudita ed Israele ad eccezione della frontiera di King Hussein Bridge/Allenby Bridge (frontiera più vicina ad Amman), e della frontiera di Wadi Araba tra Aqaba ed Eilat, dove le Autorità giordane non rilasciano il visto.
Le tariffe relative ai visti sono le seguenti:
  • Costo del visto per l’ingresso singolo: 40 dinari giordani (JOD)
  • Costo del visto per due ingressi: 60 dinari giordani (JOD)
  • Costo del visto con validità di sei mesi e ingressi multipli: 120 dinari giordani (JOD).
Sono esenti dal pagamento del costo del visto i titolari del “Jordan Pass” che soggiornino in Giordania per almeno tre notti. Il “Jordan Pass”, con costo dai 70 agli 80 JOD a seconda delle formule, include l’accesso gratuito a oltre 40 siti turistici nel Paese. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito http://www.jordanpass.jo/Default.aspx.
 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
Carnet ATA
Il paese NON aderisce alla convenzione ATA.
Le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure della normativa comune attraverso un agente. Si suggerisce comunque di informarsi presso la propria Camera di Commercio o consultare le pagina web di questo sito.

  

AMBASCIATA E CONSOLATO D’ITALIA IN GIORDANIA: http://www.ambamman.esteri.it/ambasciata_amman/it/
AMBASCIATA DEL REGNO DI GIORDANIA IN ITALIA:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
MINISTERI

MINISTRY OF AGRICULTURE: http://www.moa.gov.jo/
MINISTRY OF ENERGY AND MINERAL RESOURCES: http://www.memr.gov.jo/
MINISTRY OF FINANCE: http://www.mof.gov.jo/
MINISTRY OF FOREIGN AFFAIRS: http://www.mfa.gov.jo/
MINISTRY OF PLANNING: http://www.mop.gov.jo/
MINISTRY OF PUBLIC WORKS & HOUSING: http://www.mpwh.gov.jo/
MINISTRY OF TOURISM & ANTIQUITIES: http://www.tourism.jo/ (versione in inglese)
http://www.mota.gov.jo/
MINISTRY OF INDUSTRY AND TRADE: http://www.mit.gov.jo/
MINISTRY OF INFORMATION AND COMMUNICATIONS TECHNOLOGY: http://www.moict.gov.jo/
JORDAN VALLEY AUTHORITY (JVA): http://www.mwi.gov.jo/
 
ENTI LOCALI

AMMAN CHAMBER OF COMMERCE: http://www.ammanchamber.org/
AMMAN CHAMBER OF INDUSTRY:http://www.aci.org.jo/
CUSTOM DEPARTMENT: http://www.customs.gov.jo/
DEPARTMENT OF STATISTICS: http://www.dos.gov.jo/
FEDERATION OF JORDANIAN CHAMBERS OF COMMERCE: http://www.fjcc.com/
JORDAN EXPORTS DEVELOPMENT AND COMMERCIAL CENTER CORPORATION – JEDCO
http://www.jedco.gov.jo/
JORDAN INDUSTRIAL ESTATE CORPORATION: http://www.jiec.com/
JORDAN INVESTMENT COMMISSION: www.jic.gov.jo 
THE HIGHER COUNCIL FOR SCIENCE AND TECHNOLOGY: http://www.hcst.gov.jo/
THE ROYAL SCIENTIFIC SOCIETY: http://www.rss.gov.jo/
JORDANIAN BUSINESSMEN ASSOCIATION: http://www.jba.com.jo/
JORDAN EUROPE BUSINESS ASSOCIATION (JEBA):     http://www.jeba.org.jo/
JORDANIAN ITALIAN BUSINESS COUNCIL: www. jibco.com
JORDAN TRADE ASSOCIATION: http://www.jta-jordan.org/
JORDAN ENGINEERING ASSOCIATION: http://www.jea.org.jo/
JORDAN EXPORTERS ASSOCIATION: http://www.jordanexporters.org/
THE ASSOCIATION OF BANKS IN JORDAN: http://www.abj.org.jo/
FREE ZONE CORPORATION: www.free-zones.gov.jo
JORDAN TOURISM BOARD: www.see-jordan.com
THE HIGHER COUNCIL FOR SCIENCE AND TECHNOLOGY: http://www.hcst.gov.jo/
THE ROYAL SCIENTIFIC SOCIETY: http://www.rss.gov.jo/
VOCATIONAL TRAINING CORPORATION: http://www.vtc.gov.jo/
 
BANCHE LOCALI

CENTRAL BANK OF JORDAN: http://www.cbj.gov.jo/
A.N.Z. GRINDLAYS: http://www.pb.grindlays.com/
ARAB BANK: http://www.arabbank.com/
ARAB JORDANIAN INVESTMENT BANK: http://www.ajib.com/
CAIRO AMMAN BANK: http://www.ca-bank.com/
CITYBANK NA: http://www.citybank.com/
BLOM BANK: http://www.blom.com.lb/
BANK AUDI: http://www.banqueaudi.com/
HOUSING BANK FOR TRADE AND FINANCE: http://www.hbtf.com/
JORDAN ISLAMIC BANK: http://www.jordanislamicbank.com/
JORDAN KUWAIT BANK: http://www.jordan-kuwait-bank.com/
JORDAN NATIONAL BANK: http://www.a-2a.com/abj/jnb.htm
UNION BANK FOR SAVINGSAND INVESTMENT: http://www.a-2-a.com/abj/ubsi.htm

 

 

(1) Se la dichiarazione sulla fattura è fatta da un esportatore accreditato, il numero di autorizzazione dell'esportatore deve essere riportato qui. Se la dichiarazione sulla fattura non viene fatta da un esportatore accreditato, la dicitura tra parentesi è omessa o lo spazio previsto lasciato in bianco.
 
(2) L'origine delle merci deve essere indicata qui (...)
 
(3) Queste indicazioni sono facoltative se le informazioni figurano all'interno del documento.
 
(4) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(5) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
 
(6) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).
 
(7) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.