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Capitale: Reykjavik
Città principali: Hafnarfjörður, Kópavogur, Selfoss e Keflavík 
Superficie (km²): 103.000
Popolazione: 325.671 ( gennaio 2014);
PIL: 14,59 miliardi $
PIL/pro-capite: 40.700 $
Settori economici: servizi (71,2%); industria (22,2%); agricoltura (4,8%)
Religioni: evangelica luterana (religione di stato) oltre 80%. Esistono altre comunità religiose, tra cui quella cattolica, circa 2%.
Lingue ufficiali: islandese. Molto diffuso l'inglese.
Moneta: Corona islandese, ISK
Fuso orario: -1h rispetto all'Italia, -2h quando in Italia vige l'ora legale.
 
 
L'Islanda è una piccola economia aperta e il commercio internazionale è al centro della sua politica economica.
 
L'Islanda è membro del WTO dal 1° gennaio 1995.

L'Islanda fa parte dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA), che comprende anche la Norvegia, la Svizzera e il Liechtenstein e dello Spazio economico europeo (SEE), che comprende i 28 Stati membri dell'Unione europea ed i tre paesi dell'EFTA (Islanda, Norvegia e Liechtenstein). Questo spazio consente la libera circolazione di beni, servizi, capitali e persone. Va notato, tuttavia, che il SEE non è un'unione doganale pienamente integrata come l'UE. Non stabilisce una tariffa esterna comune. Un certo numero di settori della politica europea non sono inclusi nell'accordo, tra cui:
  • la politica agricola comune e la politica comune della pesca;
  • la politica commerciale comune, la politica estera e di sicurezza comune;
  • giustizia e affari interni e infine unione monetaria.
Il 16 luglio 2009, il Parlamento islandese ha autorizzato il governo a richiedere l'adesione dell'Islanda all'UE. La Commissione ha dato positivo riscontro a febbraio 2010. Dopo l'entrata in vigore di un nuovo governo nel maggio 2013, l'Islanda ha sospeso i negoziati di adesione. Nel marzo 2015, il governo islandese ha chiesto che "l'Islanda non fosse considerata un paese candidato per l'adesione all'UE". Alcuni capitoli negoziali sono stati temporaneamente sospesi. L'evoluzione dei negoziati è disponibile sul sito web Allargamento dell’Unione Europea.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e l'Islanda è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.
 
Grado di apertura del mercato
In materia doganale, tra le ultime innovazioni, vi è principalmente la creazione di un unico distretto doganale per l'intero paese.
Le procedure di importazione dell'Islanda sono semplici e quasi sempre eseguite attraverso lo scambio di dati elettronici. Prima dell'arrivo di una spedizione di merci in Islanda, il manifesto di carico delle merci (documento doganale) deve essere inviato alle autorità doganali al punto di entrata (porto o aeroporto). Il manifesto deve corrispondere alla polizza di carico che accompagna la spedizione. Il sistema di manifesti di carico è computerizzato.
La maggior parte delle restrizioni all'importazione, come le licenze necessarie per l'importazione di prodotti radioattivi, armi da fuoco, munizioni e prodotti chimici tossici, vengono applicate per motivi di sicurezza.
In quanto membro SEE, l'Islanda applica la legislazione dell'UE in materia sanitaria e fitosanitaria, ad eccezione delle questioni veterinarie per le quali ha beneficiato di una deroga dal SEE. Dal novembre 2011, questa deroga è stata limitata agli scambi di animali vivi e materiale genetico animale; tuttavia, l'Islanda continua ad applicare politiche di restrizione delle importazioni su carni fresche, uova crude e prodotti animali non destinati al consumo umano e alle piante.
 

 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione dell’Islanda devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
 
a) Fattura commerciale
In tre copie, deve contenere i riferimenti abituali indicate sul sito delle dogane islandesi.
 
b) Documento EUR.1 o EUR-MED
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti importati in Islanda, conviene produrre un certificato EUR.1 o EUR-MED che servirà a destinazione come giustificativo di origine.
Le spedizioni, di importo inferiore a 6.000 euro comportano la redazione di una dichiarazione. Questa deve essere fatta su una fattura, un buono di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione, in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.
 
La dichiarazione è la seguente:
L’esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, i prodotti hanno origine preferenziale....(indicare l`origine dei prodotti).
-   cumulation applied with¨….(nome del o dei paesi)
-  no cumulation applied¨ (conviene riempire la prima menzione o barrarla in funzione dell’esigenza o meno di un cumulo di origine pan-euromediterraneo (http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:219:0019:0020:IT:PDF)
 
.......(luogo e data)
.......(firma dell`esportatore e indicazione, per esteso, del nome del firmatario).
 
Le regole relative all`emissione e impiego di questi documenti sono precisate nell’Allegato X.
 
c) Certificato di Origine
Su richiesta dell’importatore. Le regole relative all’emissione e utilizzazione dei certificati di origine sono precisate nell’Allegato XI.
 
 
d) Certificato fitosanitario (1) 
E’ richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali.
 
 
e) Certificato sanitario
Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc. (2)
 
f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.
 
Da sapere: L’Islanda ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (3) 
   
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
Non vi sono obblighi di assicurazione locale per le merci esportate verso l’Islanda.
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani.
Sebbene al momento non vi sia alcun obbligo in proposito, prima dell’invio si suggerisce di informarsi presso l’importatore.
 
e) Etichettatura
Esistono requisiti di etichettatura che variano in base al prodotto.
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
E' possibile esportare temporaneamente verso l’Islanda secondo le procedure del carnet ATA.
Il carnet permette l'ammissione temporanea di:
  • materiale professionale
  • fiere e mostre
  • campioni commerciali.
Le operazioni di transito sono accettate. Le operazioni in traffico postale sono accettate.
 
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
Non richiesta
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto/carta d’identità valida per l'espatrio: pur non aderendo all’UE, dal 2001 l’Islanda fa parte dell’area Schengen.  I documenti di riconoscimento accettati sono il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio, che devono essere validi per tutto il periodo di permanenza in Islanda.
Qualora in possesso di una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, si prenda visione dell’Approfondimento  “Prima di partire – documenti per viaggi all’estero”. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
 
 
Visto d’ingresso: non richiesto. 

 

 

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ISLANDA
 
Ambasciata d’Italia in Norvegia, competente anche per l’Islanda:
Inkognitogata 7 – 0244 Oslo.
Tel.: (0047) 23 08 49 00 /  Fax (00 47) 22 44 34 36
Cell. d’emergenza (nell’orario di chiusura della Sede) 0047 92 42 42 70
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Consolato Generale Onorario in Hafnarfjordur
Skulagata 26, 101 Reykjavik
Indirizzo postale: POB 16 – 121 Reykjavik
Tel.: (00354) 562 40 42; Fax: 562 40 04
Priv.: (00354) 551 02 57   Cell.: (00354) 89 71 413
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
 
A partire dalla 29/4/2009 la rappresentanza islandese a Roma, ha terminato la propria attività. La decisione è stata assunta dal Ministero degli Affari Esteri Islandesi nell'ambito della riorganizzazione dei propri uffici all'estero in funzione della grave crisi economica che ha attraversato il paese.
Tutte le richieste relative ai rapporti italo-islandesi vanno indirizzati all’ Ambasciata islandese in Francia - tel: 33-01 44 17 32 85 o ai Consoli Onorari Islandesi in Italia (Torino, Milano, Venezia, Genova, Roma, Napoli, Messina).
 
Consolati generale d'Islanda in Italia:
 
CAMERE DI COMMERCIO
 
Iceland Chamber of Commerce Reykjavik: http://www.chamber.is/
 
MINISTERI
 
Ministry of Finance and Economic Affairs: http://www.fjarmalaraduneyti.is/
Ministry of Fisheries and Agriculture: http://www.fisheries.is/
Ministry of Industries and Innovation: http://www.atvinnuvegaraduneyti.is/
 
ISTITUTI BANCARI
 
Central Bank of Iceland: http://www.cb.is/
 
ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI
 
 
Icelandic Directorate of Customs: https://www.tollur.is/
Statistics Iceland: http://www.hagstofa.is/ (http://www.statice.is/ in inglese)
Trade Council of Iceland: http://www.icetrade.is/
SA-Business Iceland: http://www.sa.is/
Invest in Iceland: http://www.invest.is/
Iceland Trade Directory: http://www.icelandexport.is/english/
Icelandic Standards (IST): http://www.stadlar.is/
 
ORGANISMI INTERNAZIONALI
   
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
(3) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.