Capitale: Brasilia
Città principali: San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, Porto Alegre
Superficie (km ²): 8.544.418
Popolazione: 196.700.000 (2011) 216.200.000 (2025)
PIL: 492,9 miliardi dollari
PIL/pro-capite: 12 $ 788,6
Settori economici: agricoltura (caffè, canna da zucchero, arancio, soia), alluminio e carbone, tessile, aerospaziale, farmaceutico, automobilistica
Religioni: cattolica,
Lingue ufficiali: portoghese
Moneta: real, BRL
Lingue parlate: portoghese e dialetti locali
Moneta: real, BRL
Fuso orario:4 ore indietro rispetto all’orario del meridiano di Greenwich; 5 ore indietro rispetto all’Italia (6 ore indietro con l’orario legale)
Il Brasile fa parte dell’ALADI il cui obiettivo è la creazione di un vasto mercato comune tra i propri membri. E’ parimenti membro del Mercosur altro mercato comune comprendente 6 paesi membri (Argentina, Uruguay, Paraguay, Venezuela e Bolivia dal 2015). Il Mercosur punta a realizzare la libera circolazione dei beni, servizi e degli elementi per la produzione, la creazione di una tariffa estera comune, il riavvicinamento delle politiche economiche e l`armonizzazione delle normative tra i suoi membri. Mira altresì ad aumentare i propri scambi commerciali con i paesi vicini (Cile, Perù, Colombia, Ecuador, Guyana e Suriname) e ad offrire loro una prospettiva d adesione. Il paese fa anche parte dell’UNASUR (Unione delle nazioni sud americane) come anche di altri raggruppamenti regionali. Riferirsi al sito del Ministero degli Esteri brasiliano che riporta tutti gli accordi negoziati dal paese.
Nelle sue relazioni con l’Unione Europea, il Brasile è un partner strategico. Ciò comporta una cooperazione crescente in numerosi ambiti come lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, il cambiamento climatico, ecc. e la destinazione di fondi dall’UE per sviluppare questa cooperazione.
Sul piano commerciale, il Brasile è parimenti un partner importante dell’UE, essendo impegnato attraverso il Mercosur, nella negoziazione di un accordo interregionale completo che copra il libero scambio dei prodotti industriali e agricoli, ma ugualmente i servizi, gli appalti pubblici, i diritti della proprietà intellettuale, ecc.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell’accordo tra l’UE e i paesi del Mercosur è consultabile sul sito internet della Commissione europea – DG trade.
Il Mercosur da molti anni negozia un accordo di partenariato e di libero scambio con l’UE. La Commissione Europea, il 4 maggio 2010 ha annunciato, dopo sei anni di interruzione, la ripresa dei negoziati. Da allora, si sono tenuti nove round di negoziati. L’11 maggio 2016, l’UE e il Mercosur hanno proceduto allo scambio delle loro offerte tariffarie per rilanciare i negoziati.
Grado di apertura del mercato
Per quanto concerne l`importazione, il Brasile mantiene un sistema di licenze automatiche e non automatiche. I prodotti alimentari esportati verso il Brasile sono soggetti a misure complesse.
Le importazioni commerciali devono essere registrate nel Sistema integrato di commerci estero (SISCOMEX), che è in corso di aggiornamento. Il nuovo portale sarà effettivo nel corso del 2017. L’immissione delle operazioni di commercio estero nel sistema integrato può essere effettuato dall’importatore o da uno spedizioniere doganale che in entrambi i casi devono essere accreditati.
La gestione della dichiarazione in dogana segue un metodo di valutazione del rischio che prevede diversi circuiti più o meno veloci a seconda del prodotto.
Un canale rapido, detto “linea blu”, è riservato per le imprese riconosciute.
Il Brasile applica la tariffa esterna comune del Mercosur, con alcune eccezioni. I dazi restano molto importanti sui prodotti agricoli, il settore tessile e l’abbigliamento in particolare. Infine, i prodotti del settore manifatturiero sono anch’essi molto protetti. Quanto alle tasse, esse sono numerose e applicate in modo complesso.
Le misure restrittive prendono la forma di divieti o di licenze (automatiche o meno). Il Brasile impone, parimenti, differenti tipi di controllo della conformità e prescrive delle regole sanitarie e fitosanitarie severe. Da segnalare l’attivazione di un nuovo sistema di richiesta informatico (PEI) per l’importazione di prodotti sottoposti al controllo dell’agenzia della Salute brasiliana.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente), usualmente richiesta per tutte le spedizioni, (salvo all’interno dell’Unione europea), le spedizioni a destinazione del Brasile devono essere accompagnate dai seguenti documenti.
a) Fattura commerciale
La fattura commerciale (in due o tre esemplari) deve essere redatta preferibilmente, in portoghese (in mancanza, in francese, in inglese o spagnolo). Deve riportare, in particolare, la informazioni seguenti:
- nome e indirizzo dell’esportatore e dell’importatore;
- descrizione dettagliata della merce (verificare con il cliente il livello di dettaglio) compresa la nomenclatura doganale (codice SH);
- numero dei colli, marchi e numeri di riferimento;
- peso lordo e netto di ciascun collo e peso totale;
- paese d’origine delle merci;
- paese d’acquisizione (da dove è stata acquistata la merce prima di essere esportata, a prescindere dall’origine);
- paese di provenienza (paese dove si trova la merce al momento dell’invio)
- prezzo unitario e totale;
- dettaglio dei costi di spedizione a causa di una tassa sul costo della merce;
- condizioni di pagamento e di vendita (incoterm).
La fattura deve essere firmata con l’inchiostro blu e tamponata. Questo documento non è sottoposto ad alcun visto e non è ammessa alcuna cancellatura.
Attenzione: Sebbene non esista alcun testo ufficiale che confermi questo obbligo, è necessario apporre, sulla fattura e sulla polizza di carico, il numero di registrazione presso l’albo delle camere di commercio dell’importatore brasiliano così come quello delle merci della nomenclatura brasiliana dei prodotti importati.
Salvo eccezioni, l`importazione delle merci in Brasile è subordinata alla presentazione di una licenza per l`ottenimento della quale l`importatore è tenuto a presentare una fattura pro forma rilasciata dal fornitore.
Spedizioni destinate a Manaus:
Si consiglia di far figurare, sulle fatture che accompagnano le spedizioni dirette alla zona franca di Manaus, la seguente dicitura: ”Para zona franca de Manaus. Consumo interno”.
b) Certificato di origine
Non è obbligatorio ma può essere richiesto per alcuni prodotti, generalmente per i tessili.
Le regole relative all`emissione, impiego dei certificati d`origine sono precisate nell’Allegato XI.
c) Certificato congiunto d’origine e d’analisi per il vino e gli alcoolici
Riguardo i vini ed i suoi derivati, oltre alla nuove condizioni di importazione, le autorità hanno imposto la presentazione di un nuovo documento, il certificato di origine ed analisi. Questo documento deve essere rilasciato da un laboratorio abilitato e vistato dalla camera di commercio.
d) Certificato fitosanitario (1)
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali, è rilasciato dal servizio fitosanitario della Regione di appartenenza.
e) Certificato sanitario (2)
Necessario per le carni e prodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne ecc.).
Attenzione: Conviene tener presente la complessità dei regolamenti relativi all’esportazione di prodotti alimentari in Brasile. Tutte le importazioni di prodotti alimentari sono oggetto di un controllo sanitario che dipende da due soggetti, I prodotti di origine animale e vegetale dipendono dal Ministero dell’Agricoltura (MAPA), i prodotti di origine vegetale trasformati, i prodotti per i neonati, ecc. dipendono dal Ministero della Salute (ANVISA).
f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici (3)
Redatto sulla base delle informazioni fornite dall`esportatore, attesta che i prodotti spediti sono conformi alla normativa italiana (Reg. CE 1223/2009) e liberamente venduti in Italia, così come in tutti i paesi UE. Dovrà essere vistato dalla Camera di Commercio di competenza.
Da sapere: il Brasile ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (4)
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono la polizza di carico marittima, la lettera di trasporto aereo LTA o AWB, la lettera di vettura internazionale CMR e la lettera di vettura ferroviaria CIM.
b) Lista dei colli
Tale lista riepiloga tutte le merci esportate e precisa i volumi, il numero dei colli, delle casse, dei contenitori come anche la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
Non c’è obbligo di assicurazione locale, ma se il soggetto brasiliano ha l’onere dell’assicurazione (importazione FOB), questo deve allora assicurarsi con una compagnia locale in Brasile.
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Il Brasile ha adottato la normativa ISPM-15 FAO per cui gli imballaggi in legno devono essere fumigati e marchiati.
A partire dal 1° febbraio 2016 in Brasile sono entrate in vigore nuove disposizioni in merito all’importazione di Imballaggi in Legno.
La normativa si chiama Instrução Normativa Mapa nº32/2015 che conferma l’applicazione dello standard internazionale ISPM-15 ma con un obbligo in più, ossia quello di fornire informazioni riguardo gli imballaggi in legno utilizzati durante la spedizione.
Gli spedizionieri dovranno pertanto inserire nella polizza di carico (Bill of Lading) una o più delle seguenti informazioni:
- Nessun imballaggio di legno utilizzato in questa spedizione;
- Imballaggio in legno trattato e contrassegnato in conformità allo standard ISPM-15;
- Imballaggio in legno di “legno lavorato/processed wood”, in accordo IPSM-15 (ad esempio il pallet pressato Inka/processed wood pallet o presswood pallet);
- Imballaggio in legno non trattato e non certificato.
Sono esenti da tali procedure i pallet in polpa di cellulosa (pulp pallet).
Il nuovo regolamento del Brasile, all’art.4, comma II, mostra che la “madeira processada”, compreso il pallet pressato INKA (processed wood pallet), può essere utilizzato senza essere sottoposto ad alcun trattamento fitosanitario e senza dover essere marchiato. La disposizione è attualmente presente sul sito web delle autorità brasiliane.
Inoltre i pallet INKA e i PULP PALLET sono pallet per esportazione utilizzabili non solo per il Brasile, ma anche per tutti gli altri Paesi (USA, Cina, Canada, Australia, Turchia, Messico,…) che hanno adeguato le normative di importazione alla direttiva FAO ISPM15.
Da sapere: Il Brasile emette numerosi regolamenti tecnici, la maggior parte è elaborata in base a norme internazionali. La valutazione della conformità può prendere diverse forme: certificazione che può essere delegata a una parte terza accreditata, etichettatura, ispezione, campionatura, dichiarazione di conformità del fornitore.
Le esigenze in materia di etichettatura dei prodotti alimentari d’origine animale sono imposte dal Ministero brasiliano dell’Agricoltura. Queste etichette devono essere registrate dalle autorità brasiliane. Altri prodotti sono sottoposti a delle esigenze in materia di etichettatura come i medicinali, i fertilizzanti, i semi, ecc.
Va notato che il nome del paese di origine è obbligatorio per i prodotti destinati ai consumatori.
ISPEZIONE DELLE MERCI
Non richiesta
AMMISSIONE TEMPORANEA
Il Paese aderisce alla convenzione ATA. Dal 28 giugno 2016 è possibile effettuare esportazioni temporanee in Brasile secondo le regole del Carnet ATA. Esse consentono l’ammissione temporanea:
- delle merci destinate ad essere presentate o utilizzate ad un’esposizione, una fiera, un congresso o una manifestazione similare;
- del materiale professionale;
- delle merci importate per fini educativi, scientifici o culturali;
- degli effetti personali di viaggio e delle merci importate per finalità sportive.
I carnet ATA sono rilasciati dalla Camera di Commercio di competenza. Le condizioni per l'impiego dei carnet ATA si possono consultare su questo sito
VISTI E PASSAPORTO
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno 6 mesi e almeno due pagine libere al momento dell’ingresso nel Paese, con una permanenza non superiore a 90 giorni nell’arco di 180 giorni a contare dalla data della prima entrata in territorio brasiliano. Per le eventuali modifiche a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto d’ingresso: per viaggi d’affari/turismo non è necessario richiedere il visto. All’ingresso nel Paese la Polizia Federale locale appone sul passaporto un timbro di entrata che permette fino a 90 giorni a semestre di permanenza. Per viaggi d’affari/turismo le autorità brasiliane richiedono il possesso del biglietto aereo di andata e ritorno.
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
Ambasciata del Brasile in Italia
Piazza Navona, 14 - 00186 - Roma (RM)
Tel. +39 06.683981; Fax +39 06.6867858
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Consolato-Generale del Brasile a Roma
Piazza Pasquino, 8 - 00186 – Roma
Tel: +39 06 6889661; Fax: +39 06 68802883
Cellulare emergenze: +39 333 1184 682
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Consolato-Generale del Brasile a Milano
Corso Europa, 12 - 20122 – Milano
Tel: +39 02 7771071
Fax +39 02 76015628 / 02 76015621
Cellulare Emergenze: + 39 335 7278 117
Settore Consolare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Settore Culturale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Settore Commerciale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
AMBASCIATE E CONSOLATI IN BRASILE
Ambasciata d'Italia in Brasile
S.E.S. – Av. das Nações, Quadra 807, Lote 30 - 70420.900 Brasilia, D.F.
Tel. : +55 6134429900; Fax: +55 34431231
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Consolato d’Italia a Belo Horizonte
Rua dos Inconfidentes 600 (angolo con Av. Getúlio Vargas)
30140-120 - Belo Horizonte (MG)
Tel. : +55 31 3524.1000; Fax: +55 31 3524.1010
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Consolato Generale d'Italia in Curitiba
Rua Marechal Deodoro, 630 - Shopping Italia - 21º piano
80010-912 - Curitiba – Paraná
Tel.: + 55 41 3883-1750; Fax: + 55 41 3883-1773
Consolato Generale d'Italia in Porto Alegre (Brasile)
Rua José de Alencar, 313
90880-481 - Porto Alegre (RS) Brasile
Tel. +55.51.3230.8200; Fax +55.51.3230.8222 - +55.51.3231.1634
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Consolato d’Italia a Recife
Av. Eng. Domingos Ferreira, 2222 - 2º Andar
Boa Viagem - 51020-030 Recife (PE) Brasil
Tel: +55 81 3466 4200 ; Fax: +55 81 3466 4320
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Posta elettronica certificata (PEC): Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Consolato Generale d’Italia a Rio De Janeiro
Av. Presidente Antonio Carlos, 40
Castelo - 20020-010, Rio de Janeiro (RJ)
Tel. +55 21 35341315; Fax: +55 2122626348
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Consolato Generale d’Italia a San Paolo
Av. Paulista, 1963 - CEP 01311-300 São Paulo (SP)
Tel. +55 11 3549 5699
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ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzaione delle imprese italiane
ICE - Instituto Italiano Para O Comercio Exterior
Av. Paulista, 1971 - 3°piano - c/o Consolato generale d'Italia S. Paolo
01311-300 Sao Paulo (SP)
Tel: +55 11 21487250 - Fax: +55 11 21487251
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CAMERE DI COMMERCIO
Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro
Av. Graça Aranha, 1 / 6° Piano – Centro
20030-002 Rio de Janeiro - Brasile
Tel. +55 21 2262-9141; Fax +55 21 2262-2998
Camera Italo-brasiliana di Commercio, Industria e Artigianato di Minas Gerais
Rua Piauí, 2019, 5º andar,
Bairro Funcionários - BH – MG - CEP 30150-321
Tel +55. 31. 3287-5191
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Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria e Agricoltura
Av. São Luiz, nº 50 – 16º andar – Cj. 161 ABC – CEP: 01046-926 – Centro -São Paulo-SP
Tel: +55 11 3123 2770 - Fax: +55 11 3123 2771
Camera di Commercio Italiana Rio Grande do Sul
Av. Mauá, 2011 Complesso 604,
Palazzo Gift Tower – Centro 90030-080 Porto Alegre
Tel.: +55 51 32754575; Fax: +55 51 32754555
Camera Italiana di Commercio e Industria - Santa Catarina
Av. Rio Branco nº 404 - Sl. 505 - Torre 2 - Centro Executivo Planel Tower – Centro
88015-200 Florianópolis- Brasile
Tel. +55 48 3027 2710; Fax +55 48 3222 2898
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Camera di Commercio Italo-Brasiliana
Via della Moscova, 3 - 20121 Milano
Tel. +39 02/6552044 - 02/6570803; Fax +39 02/700.511.584
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GOVERNI DEGLI STATI BRASIALIANI
GOVERNO FEDERALE
ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI
ORGANISMI INTERNAZIONALI
Delegazione dell’Unione Europea in Brasile
Inter-American Development Bank
PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.