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LISTA PAESI

677
Capitale: Rabat
Città principali: Casablanca, Fez, Marrakech 
Superficie (km²): 458.730
Popolazione: 32,3 milioni (2011); 36.4 milioni (2025)
PIL: 104,9 miliardi $
PIL/procapite: 3.101 $
Settori economici: agricoltura (cereali, frutta, verdura), l'industria (tessile, cuoio, lavorazione alimentare, raffinazione del petrolio, assemblaggio elettronica), del settore dei servizi (turismo)
Religioni: Islam, religione di Stato
Lingue ufficiali: arabo, francese
Moneta: diraham, MAD
Fuso orario: stesso orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora indietro rispetto all’Italia (2 ore indietro con l’orario legale).
 
 
Il Marocco appartiene all’UMA (Unione del Maghreb arabo). Il Paese ha firmato numerosi accordi di libero scambio con i suoi vicini, ma anche con paesi più lontani (Turchia, Emirati Arabi, USA). Allo stesso tempo ha firmato degli accordi multinazionali come l’Accordo di Agadir, che è entrato in vigore nel 2007 che prevede un libero scambio tra i paesi firmatari - Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia - o la convenzione di facilitazione e sviluppo degli scambi tra paesi arabi che stabilisce il libero scambio tra i diciassette paesi firmatari.
Tutti questi accordi sono elencati sul sito web della dogana marocchina.
L'Unione europea e il Marocco hanno firmato un accordo di associazione, il 26 febbraio 1996, entrato in vigore il 1° marzo 2000. E' stato più volte modificato, in particolare per consentire l'attuazione delle regole sul cumulo d’origine
Prevede la graduale istituzione di una zona di libero scambio tra i due partner. Mentre il commercio di beni industriali è stato liberalizzato, è stato raggiunto un altro accordo per liberalizzare il commercio di prodotti agricoli. I servizi e il diritto di stabilimento sono ancora in fase di negoziazione. Sono stati integrati nel nuovo accordo di libero scambio globale e completo che l'Unione e il Marocco stanno negoziando dal 1° marzo 2013.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'ALS UE-Marocco è disponibile sul sito web della Commissione Europea–DG commercio.
Il Marocco partecipa anche ai progetti Unione per il mediterraneo e beneficia della Politica Europea di Vicinato.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e il Marocco è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.
La politica di importazione del Marocco è aperta.
 
Grado di apertura del mercato
Dal 2003, il Marocco ha perseguito la sua politica di modernizzazione e facilitazione degli scambi. Sono state introdotte diverse misure per semplificare le procedure doganali, tra cui l’Automated Customs Networked System, che è diventato operativo nel gennaio 2009. Ciò ha portato il tasso di informatizzazione delle procedure doganali a oltre il 90%.
La verifica delle merci viene effettuata mediante una selezione automatica delle importazioni (e delle esportazioni) in base a due modalità ("accettato per conforme" o "ispezione fisica") e ciò, sulla base della valutazione del rischio. Circa il 90% delle transazioni di importazione (e l'84% delle transazioni di esportazione) sono "ammesse per la conformità", il cui controllo è limitato allo studio documentale.
Le licenze, i permessi di importazione o le autorizzazioni sono richiesti solo per motivi di sicurezza o per prodotti coperti da convenzioni internazionali. Le licenze di importazione sono archiviate elettronicamente tramite lo sportello unico PortNet e rilasciate elettronicamente dal Ministero del commercio estero, previa consultazione con il dipartimento tecnico competente. Pertanto, l'importazione di armi e munizioni diverse dalla guerra deve essere autorizzata dal Servizio di sicurezza nazionale, quella di acqua minerale deve essere autorizzata dal Dipartimento della Salute, ecc.
L'importatore è obbligato a domiciliare le sue operazioni di importazione con una banca marocchina.

 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione del Marocco devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
 
a) Fattura commerciale
In triplice copia, deve contenere i riferimenti abituali. Può essere redatta in francese.
 
 
b) Documento EUR.1 o EUR-MED
Per beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti originari dell’UE importati in Marocco, gli esportatori devono emettere un documento EUR.1 o EUR-MED che servirà in loco come giustificativo di origine.
Le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro, o effettuate da un esportatore accreditato, possono comportare la presentazione di una dichiarazione che deve essere fatta su una fattura, un buono di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in modo sufficientemente dettagliato per essere identificati.
 
La dichiarazione è la seguente:
L’esportatore dei prodotti descritti dal presente documento (autorizzazione doganale n°…), dichiara che, salvo indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale....
- cumulation applied with….(nome del o dei paesi) 
- no cumulation applied (riempire o cancellare la prima risposta) 
«.............................» (indicazioni facoltative se appaiono all`interno del documento).
Luogo e data
 
..........
Firma dell`esportatore e indicazione, in tutte le lettere, del nome della persona che firma la dichiarazione).
Le regole relative all'emissione e utilizzazione degli EUR.1 sono precisate nell’allegato X.
 
c) Certificato di origine
Su richiesta dell’importatore.
Le regole relative all`emissione ed utilizzazione di questi documenti sono riportate nell’allegato XI.
 
 
d) Certificato fitosanitario (1) 
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali. 
 
e) Certificato sanitario (2)
Per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).
 
 
f) Certificato di macellazione secondo il rito islamico  (3)
Per le carni, secondo il rito islamico.
 
g) Certificato di libera vendita dei cosmetici (4) 
Questo documento, redatto da organizzazioni autorizzate, garantisce che i prodotti che appaiono sul CVL sono conformi al regolamento n. 1223/2009 del 30 novembre 2009 relativo ai prodotti cosmetici e sono conformi alla legislazione italiana e in libera vendita in Italia e nei paesi dell’Unione Europea.
 
 
Da sapere: il Marocco ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961 (5).
 
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
 
c) Assicurazione trasporto
Vi è l’obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Marocco.
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano specifiche normative al riguardo, è raccomandato l`impiego di imballaggi privi di parassiti. Prima della partenza e per ulteriori informazioni relative alle misure fitosanitarie richieste, si suggerisce di consultare il servizio sanitario della propria regione.
Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/morocco
 
e) Etichettatura
L’etichettatura dovrebbe essere fatta in francese o in arabo e deve indicare il paese d`origine. I riferimenti obbligatori per i prodotti alimentari devono essere redatti in lingua araba (ed eventualmente in altre lingue e senza abbreviazioni).
 
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
E`possibile esportare temporaneamente con destinazione Marocco secondo le procedure ATA. La procedura permette l’ammissione temporanea:
-   materiali per esecuzioni di test, esperimenti e dimostrazioni a scopo non lucrativo
-   campioni introdotti allo scopo di acquisire ordinativi
-   materiale professionale ed animali necessari per svolgere temporaneamente UN'attività professionale
-   animali importati per sport e competizioni
-   negativi per produrre stampe
Le operazioni di transito e le operazioni in traffico postale sono accettate.
 
 
 
 
PASSAPORTO E VISTI
 
 
Passaporto: è sempre obbligatorio il passaporto in corso di validità.
 
Visto d’ingresso: è consentito l'ingresso senza visto per soggiorni turistici di una durata massima di tre mesi. Per motivi di lavoro, studio, ecc.. è necessario ottenere il relativo visto, da richiedere ad un ufficio diplomatico/consolare marocchino presente in Italia.



AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
 
Ambasciata del Marocco e Ufficio Commerciale
Via Lazzaro Spallanzani, 8/10 00161 Roma
Tel. +39 06 440 25 24 - +39 06 440 25 87 - +39 06 440 44 58 - +39 06 440 25 06; Fax +39 06.4402695
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Consolato generale a Roma
Via monte autore 04, 00141 Roma
Tel. +39-06 8718 0309; Fax +39-06 8718 1294
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Consolato Generale a Milano
Via Adele Martignoni 10, 20124 Milano
Tel: +39 02 66806919, Fax: +39 02 66825086
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AMBASCIATE E CONSOLATI IN MAROCCO
 
Ambasciata d'Italia a Rabat
2, Rue Zankat Idriss El Azhar/B.P. 111 - Rabat
Tel.: +212-537-219730; Fax: +212-537-706882
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Consolato Generale a Casablanca
21, Avenue Hassan Souktani - Casablanca
centralino (Contattabile per mergenze ogni giorno 24 ore su 24)
Tel: +212 0522 43 70 70 - Fax: +212 0522 27 71 39
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Ufficio visti e Legalizzazioni
Per richiedere un Visto o depositare un documento da legalizzare si potrà prendere un appuntamento contattando la Società:
TLS Contact - Centre de Visa Maroc - Italie.
22-26 Rue Bassatine, 2° piano, 20120 Casablanca
Tel. +212 0802002626,
E mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ;
Per ulteriori comunicazioni :
Fax: +212 0522 22 38 80
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Ufficio Consolare
Tel: +212 0522 43 70 86 - Fax: +212 0522 26 40 11
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Vice Consolato Onorario a Marrakech
2, Rue Ibn Aicha 4° piano interno 16, Gueliz Marrakech
Tel. + 212 0524 420 276 - Fax. + 212 0524 430 650
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Vice Consolato Onorario a Tangeri
Palazzo delle Istituzioni italiane (ex Palazzo Moulay Hafid)
Tel: +212 0 539 933608/+212 0 539 933608 o +212 0661 209047/+212 0661 209047
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Vice Consolato Onorario Agadir
Bureau n.20 - 3º piano - immeuble OUMLIL (centre ville)
Tel.: +212 0528 846 252 - Fax.: +212 0528 846 375
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ICE-agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane
 
Institut italien pour le Commerce Extérieur (ICE) - Section pour la Promotion des Echanges de l’Ambassade d’Italie
62, Boulevard d'anfa (angle bd. moulay youssef) immeuble bad abdelaziz - 20020 Casablanca
Tel. +212 522224992/522224994/52224995/52224996 - Fax: (00212) 522274952
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L'Ufficio Ice Casablanca fornisce servizi di assistenza e informazione anche per Costa d'Avorio, Mauritania e Senegal.
 
CAMERE DI COMMERCIO
 
Camera di Commercio Italiana in Marocco
59, Rue Moussa Ibnou Noussair 1° piano Casablanca – Marocco
Tel: +212 522 27 82 17/+212 522 26 56 53/+212 522 26 46 51 - Fax: +212 522 27 86 27
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Chambre de Commerce,d'Industrie et de Service de Casablanca
 
Chambre de Commerce Internationale Maroc
 
Chambre de Commerce d'Industrie et de Services de Rabat
 
Federation des chambres marocaines de commerce, d'industrie et de services
 
Chambre de Commerce d'Industrie et de Services de Agadir
 
Chambre de Commerce d'Industrie et de Services de Marrakech
 
MINISTERI
 
Ministère de l'économie et des finances: http://www.finances.gov.ma/
Ministère de l'Equipement et du Transport: http://www.mtpnet.gov.ma/MET_New/
Ministère de l'Energie, des Mines, de l'Eau et de l'Environnement: http://www.mem.gov.ma/
Ministère industrie, commerce, nouvelles technologies: http://www.maroc-trade.gov.ma/default.aspx
Ministere des Affaires Etrangeres et de la Cooperation: http://www.diplomatie.ma/
Ministère de l'Emploi et de la Formation Professionnelle : http://www.emploi.gov.ma/
Ministère de la justice: http://www.justice.gov.ma/index_fr.aspx
Ministère de la Communication: http://www.mincom.gov.ma/MinCom/FR/
Administration du tourisme: http://www.tourisme.gov.ma/index.htm
 
ISTITUTI, ENTI, AGENZIE NAZIONALI
 
ANPME-Agence Nationale pour la Promotion de la Petite et Moyenne Entreprise
Centre Marocain de Promotion des Exportations - Maroc Export
Istituto italiano di cultura a Rabat
Moroccan Investment Development Agency
Administration des Douanes et Impôts Indirects
Haut-Commissariat au Plan du Maroc: http://www.hcp.ma/
 
TRASPORTI
   
ORGANISMI INTERNAZIONALI
 
Délégation de l'Union européenne au Royaume du Maroc http://eeas.europa.eu/delegations/morocco/index_fr.htm
The World Bank – Rabat: http://go.worldbank.org/KOAWPQ11Q0
 
PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI
 
Bank Al-Maghrib: http://www.bkam.ma/
Banque Populaire du Maroc: http://www.gbp.ma/Pages/Home.aspx
Banque Marocaine du Commerce et de l'Industrie: http://www.bmci.ma/

 

 

(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
 
(3) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).
 
(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
 
 
(5) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.