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LISTA PAESI

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Capitale: Monrovia Città principali: Buchanan, Greenville, Robertsport 
Superficie (km²): 111.370
Popolazione: 4,1 milioni (2011); 5,8 milioni (2025)
PIL: 1,2 miliardi $
PIL/pro-capite: 297,7 $
Settori economici:
Religioni: Cristiani 40%, musulmani 20%; credenze indigene 40%.
Lingue ufficiali: inglese diffuso e altre lingue locali.
Moneta: dollaro della Liberia, LRD
Fuso orario: stesso orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora indietro rispetto all'Italia
 
 
La Liberia è un paese a basso reddito che si basa pesantemente sull'assistenza estera. La guerra civile e la cattiva gestione del governo hanno distrutto gran parte dell'economia della Liberia, in particolare, le infrastrutture dentro e intorno alla capitale Monrovia.
La Liberia è ricca di acqua, foreste e un clima favorevole all'agricoltura; le risorse minerarie (ferro e gomma) hanno guidato la crescita negli ultimi anni, insieme al settore legno grezzo e incoraggia l'esplorazione di petrolio.
 
Nonostante gli sforzi, l'accesso al mercato è ostacolato dalla mancanza di infrastrutture di trasporto e dalle procedure amministrative poco chiare.
I miglioramenti includono la riduzione da 27 a 17 il numero dei prodotti soggetti a licenza.
Esistono, inoltre, prodotti la cui importazione è limitata. Per quanto riguarda l'importazione di veicoli con più di dieci anni, il divieto è stato riconfermato.
 
Per l’evoluzione della regolamentazione consultare il sito del Ministero del commercio e dell'industria.
 
La Liberia è un membro dell'ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale) e dell’Unione africana (UA).  
  
La Liberia fa parte dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico), che sono legati alla UE attraverso un accordo di Partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed entrato in vigore nel 2003. Esso prevede l'istituzione di Accordi di partenariato economico (APE) che l'Unione europea negozia con le sette regioni dell'Africa, Caraibi e del Pacifico. La Liberia fa parte del Gruppo dell'Africa occidentale, solo due paesi di questo gruppo hanno concluso accordi con l'UE: Costa d'Avorio e Ghana. Questi accordi sono entrati in vigore, il 3 settembre 2016 per la Costa d'Avorio e il 16 dicembre 2016 per il Ghana.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell’APE tra la UE e i paesi dell’Africa dell’Ovest sono consultabili sul sito della Commision européenne –DG trade.
 
L’evoluzione delle relazioni politiche tra l’Ue ed la Liberia sono consultabili sul sito: Liberia and the EU
 
La Liberia fa parte dei paesi meno sviluppati, pertanto è beneficiaria del programma UE «Tutto tranne le armi » che consente il libero accesso al mercato comunitario e quindi di esportare verso la UE senza diritti doganali.
 
Dal 2017 è in atto la soppressione dell’embargo sulle armi e sul materiale bellico (misure prese dall’ONU a marzo 2014).
 
 
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana, tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione della Liberia devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.agenziadogane.it/.
 
a) Fattura commerciale
Le esportazioni con destinazione della Liberia devono essere accompagnate da fattura redatta in inglese (minimo tre esemplari), riportante le informazioni abituali e l’origine della merce. 

Devono inoltre riportare la seguente formula:

I………….. (name) hereby certify that I am the exporter of the articles specified in this invoice, and that the contents of such package are enumerated in detail here-in and this invoice shows the true price actually paid or be paid for the goods specified and all charges separately there on. (1)
Data e firma.
 
In funzione dell'Incoterm utilizzato, conviene dettagliare i prezzi per facilitare l'ispezione preimbarco.
 
b) document EUR.1 
Anche se la Liberia non consente un regime di trattamento tariffario preferenziale ai prodotti originari dall'UE, la dogana può richiedere documento EUR.1 durante l'importazione di questi prodotti e, in particolare, "quando vengono incorporati in un prodotto locale e ri-esportati verso l'Unione europea". Le spedizioni di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore autorizzato, possono dar luogo alla creazione di una dichiarazione. Come per l’EUR.1, le dichiarazioni possono essere richieste "quando i prodotti europei sono incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e ri-esportato verso l'Unione europea" Tale dichiarazione deve essere riportata su una fattura, una bolletta di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in maniera sufficientemente dettagliata da consentirne l'identificazione.
 
La dichiarazione è la seguente:
"L'esportatore dei prodotti contemplati nel presente documento (autorizzazione doganale n ...) dichiara che salvo indicazione contraria, questi prodotti hanno origine preferenziale ....... ... ". "..............". [Luogo e data] ".................". [Firma dell'esportatore e indicazione del nome della persona che firma].
Se la dichiarazione su fattura è compilata da un esportatore autorizzato, il numero dell'autorizzazione dell'esportatore deve essere riportato. Se la dichiarazione su fattura non è compilata da un esportatore autorizzato, le parole tra parentesi possono essere omesse o lo spazio lasciato in bianco.
L'origine dei prodotti è indicata (...). Queste indicazioni possono essere omesse se contenute nel documento stesso. Le norme in materia di rilascio e di uso di tali documenti sono specificati nel documento EUR.1 e della dichiarazione su fattura.
 
c) Certificato di origine
Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare del documento EUR.1 e per i prodotti non comunitari, può essere richiesto un certificato di origine, che dovrà essere redatto sul formulario comunitario.
Le regole relative all'emissione e impiego dei certificati di origine sono illustrate Allegato XI,
 
 
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, le sementi, i legumi e altri vegetali.(2)
 
e) Certificato sanitario
Necessario per le carni e i prodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne, ecc), è rilasciato dall'Ufficio veterinario regionale (3)
 
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto 
 
Da sapere: La Liberia ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961. (4)
 
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
 
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
 
c) Assicurazione trasporto
Non richiesta
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi siano richieste specifiche al riguardo, è raccomandato l'uso di imballaggi sani.
Per ulteriori informazioni consultare la propria Camera di commercio e/o il sito https://www.ippc.int/countries/liberia
 
e) Etichettatura 
L'etichettatura deve essere in inglese.
 
AMMISSIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
E’ possibile esportare temporaneamente in Liberia con la procedura del carnet ATA. Esso consente l'ammissione temporanea di campioni commerciali.
 
 
 
CONTROLLO DELLE MERCI
 
 
Le spedizioni con destinazione della Liberia devono essere sottoposte, prima del loro imbarco ad una ispezione incentrata sulla qualità, il prezzo e la quantità delle merci. L'ispezione viene applicata a tutte le spedizioni con un valore FOB uguale o superiore a 3.500 USD. (5) 
 
I veicoli sono sempre sottoposto a controllo. Sono esenti da questi controlli i prodotti quali: oro, pietre preziose, giornali e periodici, armi, etc. Contenitori pieni devono essere chiusi.
Questo controllo viene effettuato da un incaricato dalle autorità della società Liberia.
   
PASSAPORTO E VISTI
 
 
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo nel Paese. Per le eventuali modifiche relative a tale norma, si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio. Durante il soggiorno è necessario avere sempre con sé un documento di identità con fotografia, che può essere richiesto dalla polizia in ogni momento.
 
Visto di ingresso: necessario; da richiedere presso le Autorità diplomatico/consolari della Liberia presenti in Italia. Il visto non può essere ottenuto al momento dell’arrivo nel Paese in aeroporto.
 
 
Ambasciata d’Italia ad Abidjan (Costa d’Avorio) è competente per la Liberia: www.ambabidjan.esteri.it
Delegazione della Commissione Europea in Liberia (Monrovia):
Liberia Chamber of Commerce (LCC): http://www.lcclr.org/
Liberia National Investment Commission: www.investliberia.gov.lr
Central Bank of Liberia: https://cbl.org.lr/
Ministry of Commerce & Industry: http://www.moci.gov.lr/
Ministry of Foreign Affairs: http://www.mofa.gov.lr
Ministry of Justice: http://www.moj.gov.lr/
Executive Mansion: http://www.emansion.gov.lr/
  
 
(1) Il (nome) certifica che è l'esportatore degli articoli indicati nella presente fattura, e che il contenuto di tale confezione sono elencati in dettaglio, in questa fattura e riporta il prezzo effettivamente pagato o da pagare per le merci specificate e tutti i costi riportati separatamente.

(2) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(3) I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario. Per esportare animali vivi e prodotti da loro ottenuti, alimenti e mangimi, i produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienico-sanitarie alle autorità dei Paesi importatori. Consultare il sito Ministero della salute.
 
 
(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.

(5) Questo controllo viene eseguito dalla Bureau Veritas - Centro Relazioni esportatori https://verigates.bureauveritas.com