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Sud Africa
Capitale: Pretoria
Città principali: Johannesburg, Città del Capo, Durban
Superficie (km²): 1.219.090
Popolazione: 55,91 milioni (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale, PPA(*): 718,73 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale/pro-capite, PPA(*): 12.830 US$ (Banca Mondiale 2016)
PIL: 295,46 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Settore economico: sfruttamento risorse naturali (oro, platino, diamanti, ferro-cromo, carbone); servizi finanziari
Religioni: cristiana (80%)
Lingue ufficiali: afrikaans, inglese, xhosa
Moneta: Rand sudafricano (ZAR)
Fuso orario: +1h rispetto all'Italia; stesso orario quando in Italia è in vigore l'ora legale.
(*) PPA – parità potere di acquisto
Il Sud Africa è l'unico membro africano del G20, ed è uno dei maggiori paesi emergenti ed il primo paese africano osservatore presso l’OCSE.
Appartiene alla SACU (Unione doganale dell'Africa australe) che, oltre a questo paese, include il Botswana, Lesotho, Namibia e Swaziland. Questa Unione ha firmato accordi con i paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA), con gli Stati Uniti ed i paesi del Mercosur.
Il Sudafrica e i paesi della SACU fanno parte della SADC (Southern African Development Community) che conta circa quindici membri.
Il Sudafrica e i paesi della SACU fanno parte della SADC (Southern African Development Community) che conta circa quindici membri.
Il Sudafrica è membro del WTO dal 1° gennaio 1995.
L'11 ottobre 1999 è stato firmato un accordo commerciale, di sviluppo e di cooperazione tra l'UE e il Sudafrica, che ha istituito una zona di libero scambio tra le due parti.
Il Sudafrica, tuttavia, desidera migliorare questo accordo partecipando alla negoziazione di un accordo di partenariato economico tra l'Unione europea e vari paesi della SADC, vale a dire i paesi SACU più il Mozambico; l’ Angola ha un'opzione per far parte di questo gruppo.
L'accordo è stato firmato il 10 giugno 2016 ed è entrato in vigore il 10 ottobre 2016.
Vedi anche la comunicazione agli importatori e agli esportatori n. 2016/52 del 14/10/2016.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'ALS tra l'UE e i paesi della SADC è disponibile sul sito web Commissione Europea – DG Commercio.
Grado di apertura del mercato
Le merci che entrano nell'area SACU possono essere dichiarati al primo punto di entrata nell'unione doganale, o trasferiti da questo punto doganale ad un altro dei paesi SACU.
Le merci che circolano all'interno della SACU sono esenti da dazi, ma i controlli doganali sono mantenuti a causa delle differenze tra i sistemi interni fiscali (cioè IVA) e le misure non tariffarie.
La SACU sta continuando l'armonizzazione delle differenze doganali (automazione ed interconnessione dei sistemi doganali).
Le merci che circolano all'interno della SACU sono esenti da dazi, ma i controlli doganali sono mantenuti a causa delle differenze tra i sistemi interni fiscali (cioè IVA) e le misure non tariffarie.
La SACU sta continuando l'armonizzazione delle differenze doganali (automazione ed interconnessione dei sistemi doganali).
Per quanto riguarda il Sudafrica, l'Agenzia delle Entrate sudafricano (SARS) ha adottato la gestione integrata doganale e di frontiera Interfront. La SARS ha intrapreso riforme di facilitazione degli scambi.
I prodotti vietati o limitati sono elencati sul sito web della SARS.
Dal 2009, il Sudafrica ha notificato circa 100 regolamenti tecnici al WTO. Questi includono prodotti che hanno impatto sulla protezione ambientale, salute umana, standard alimentari o sicurezza dei prodotti.
Le Zone di Sviluppo Industriale (IDZ) sono strumenti importanti utilizzati dal Sudafrica per facilitare gli investimenti.
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU), usualmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione Sudafrica devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
a) Fattura commerciale
Redatta in quattro esemplari (un originale e tre copie) e in inglese. Deve essere dettagliata e consentire di determinare il valore FOB. Deve descrivere con precisione la natura dei beni e indicare imperativamente le marche, il numero e la natura dei colli. Deve descrivere i diversi costi (commissioni, nolo, ecc.). Deve inoltre contenere il numero di partita IVA del destinatario per tutte le fatture a partire da 3.000 rand (ZAR).
b) Certificato di origine
Su richiesta dell'importatore. Deve essere redatto su modulo comunitario.
Le regole relative alla compilazione ed uso dei certificati di origine sono riportate nell’Allegato XI.
c) Documento EUR.1
Per poter beneficiare del regime preferenziale applicabile ad un certo numero di prodotti comunitari importati in Sudafrica, e negli altri paesi SACU, conviene premunirsi di tale certificato che servirà a destinazione da certificato di origine.
Per le spedizioni con importo inferiore a 6.000 euro, o effettuate tramite un importatore accreditato, devono dar luogo ad apposita dichiarazione. Questa deve essere redatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva le merci in maniera dettagliata.
La dichiarazione è la seguente: 'L'esportatore dei prodotti oggetto del presente documento (autorizzazione doganale n°.......(*) dichiara che, tranne chiare indicazioni contrarie, questi prodotti hanno origine preferenziale. (Indicare l'origine).
_____________(luogo e data)_____________
(firma dell'esportatore e indicazione, in chiare lettere, del nome della persona firmataria).
(*) Se la dichiarazione sulla fattura viene fatta da un esportatore accreditato, il numero dell'autorizzazione di questo esportatore deve essere scritto qui. In caso contrario, la menzione tra parentesi viene omessa o lo spazio viene lasciato in bianco.
Le regole relative a l'emissione e a l'utilizzazione dell'EUR.1 sono precisate all'Allegato X.
d) Formulario DA 59
Richiesto per i prodotti soggetti a diritti antidumping (chiedere informazioni presso il proprio importatore), il formulario, reperibile presso il proprio importatore o spedizioniere, dovrà essere redatto in tre copie, firmato dall'esportatore e certificato della Camera di Commercio di competenza. Un modello è presentato sul sito web dell'Amministrazione Doganale e Fiscale Sudafricana
e) Certificato sanitario
E' necessario per le carni o per i sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne, ecc.).
f) Certificato fitosanitario
Richiesto per la frutta, legumi, sementi ed altri vegetali.
g) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
Non esiste alcun obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Sudafrica.
d) Trattamento degli imballaggi in legno
A partire dal 1° gennaio 2005, gli imballaggi in legno destinati al Sudafrica devono essere trattati e marcati secondo la normativa ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/south-africa
e) Etichettatura
Esistono requisiti di etichettatura per, ad esempio, i prodotti alimentari, i prodotti a base di carne, i dispositivi medici, i tessuti e l’abbigliamento, piante geneticamente modificate, pneumatici, ecc.
L'accordo UE/SADC prevede la protezione delle indicazioni geografiche per un gran numero di prodotti e, in particolare, per i vini e le bevande alcoliche.
Infine, campioni commerciali il cui valore non superi i 500 ZAR possono entrare in Sudafrica senza dazi doganali ad eccezione di armi, munizioni e pneumatici.
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Carnet ATA
E' possibile l'esportazione temporanea verso il Sud Africa sotto copertura dei Carnet ATA per alcune categorie di prodotti ammessi a beneficiare di tale procedura:
- materiale professionale
- campioni commerciali (soggetta a leggi doganali nazionali)
- fiere e mostre
- convenzione di Istanbul relativamente agli allegati a e b1 (mostre e fiere) con riserve imposte dalla legge doganale nazionale.
Le operazioni di transito sono ammesse soltanto nel caso di spedizione, dalla dogana interna al paese alla dogana di confine, di merci voluminose e non accompagnate che devono essere riesportate. Le operazioni in traffico postale non sono accettate.
Per ulteriori informazioni consultare le pagina web di questo sito.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario il passaporto elettronico. Richiesta validità residua di almeno 30 giorni successiva alla data di uscita prevista dal Paese, con almeno 2 pagine bianche nella sezione Visti. Non è ammesso il passaporto rinnovato a mano.
Le Autorità locali sono sempre più ferme nel negare l’accesso agli stranieri che non siano in possesso di un documento con tali caratteristiche. La conseguenza del mancato ingresso nel Paese comporta l’arresto alla frontiera ed il rimpatrio, ad opera della stessa compagnia aerea, con il primo volo disponibile.
Visto d’ingresso: necessario. Fino a 90 giorni di permanenza nel Paese il visto turistico viene rilasciato direttamente al momento dell’arrivo in frontiera. Per soggiorni superiori a 90 giorni occorre richiedere il visto d’ingresso alla rete diplomatico-consolare del Sudafrica in Italia.
AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA
Ambasciata della Repubblica del Sudafrica
via Tanaro,14 - 00198 Roma
Centralino ++ 39 06 852541
Telefono di servizio dopo orario di ufficio.
Solo chiamate di EMERGENZA : + 39 331 3267910
Fax: Politico + 39 06 85304407
Fax: Amministrazione + 39 06 85300373
Fax: Consolare + 39 06 85252237
Fax: Agricultural + 39 06 85300373
Fax: Difesa + 39 06 8549671
AMBASCIATE E CONSOLATI IN SUDAFRICA
Ambasciata d’Italia a Pretoria
796, George Avenue,0083 Arcadia, Pretoria
Tel +27 12 423 0000; Fax +27 12 4305547
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
PEC : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Numero di emergenza per i cittadini italiani: +27 82 7815972
Ufficio consolare : E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tel: +27 12 423 0014 / 0026 / 0027
Ufficio visti: E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ufficio Commerciale: E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Istituto Italiano di Cultura: E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CAMERE DI COMMERCIO
Camera di Commercio Italo-Sudafricana: http://www.italcham.co.za/
South African Chamber of Commerce and Industry (SACCI): http://www.sacci.org.za/
MINISTERI
South African Government - http://www.gov.za/
Il sito permette l'accesso a tutti i siti governativi sudafricani.
ISTITUTI E AGENZIE NAZIONALI
Brand South Africa: https://www.brandsouthafrica.com/
Ufficio Economico del Sudafrica in Italia: http://www.investireinsudafrica.org/?cat=40
Investing in South Africa: http://www.investmentincentives.co.za/investing-in-south-africa
Ufficio Nazionale di Statistica: http://www.statssa.gov.za/
Gazzetta Ufficiale: https://www.greengazette.co.za/
Standardizzazione prodotti: https://www.sabs.co.za/
South African Revenue Service (SARS): http://www.sars.gov.za/Pages/default.aspx
ORGANISMI INTERNAZIONALI
Delegazione UE: https://eeas.europa.eu/delegations/south-africa_en
PRINCIPALI ISTITUTI BANCARI
Absa Bank: http://www.absa.co.za/Absacoza/
First National Bank : https://www.fnb.co.za/
Investec South Africa: https://www.investec.co.za/
Nedbank Ltd: www.nedbank.co.za
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.