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LISTA PAESI

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Codice Paese: (453), BS (1)
Capitale: Nassau
Città principali: Freeport, Coopers town, Marsh Harbour
Superficie (km²): 13.940
Popolazione: 343000 (2011) ; 400000 (2025)
PIL: 8 miliardi $
PIL/pro-capite: 23175,1 $
Settori economici: turismo e servizi finanziari
Religione: Battisti 35,4%; Anglicani 15,1%; Cattolici 13,5%; Pentecotisti 8,1%.
Lingue ufficiali: inglese, creolo
Moneta: dollaro delle Bahamas
Fuso orario: 5 ore indietro rispetto all'orario del Meridiano di Greenwich; 6 ore indietro rispetto all'Italia.

 

La Comunità dei Caraibi (CARICOM) ha 15 membri: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Dominica, Grenada, Guyana, Haiti, Giamaica, Montserrat, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, Santa Lucia, Suriname e Trinidad e Tobago. Essa ha creato un mercato unico, che ha stabilito la libera circolazione delle persone, dei capitali e delle merci ed è operativo dal 2006 (13 membri partecipano attivamente al mercato).
Tutti i paesi del CARICOM sono membri del WTO tranne le Bahamas che sono semplicemente membri e osservatori e Monserrat.
14 Stati dei Caraibi (eccetto Montserrat) più la Repubblica Dominicana formano il Cariforum che è il forum dei paesi ACP dei Caraibi.
I Paesi del CARIFORUM e l’Unione europea hanno firmato un accordo di partenariato economico (APE), che è applicato in via provvisoria dal 29 dicembre 2008 ad eccezione di Haiti che non ha ancora ratificato l’accordo.
 
 
Accordo GUUE L 289 del 30 ottobre 2008 (vedere il protocollo originale p. 1803 e in seguito il documento EUR.1 p.1892. L’accordo è stato approvato dal Parlamento europeo nel marzo) 2009.
Punti principali:
  • accesso di prodotti e servizi dei Caraibi verso l’UE senza restrizioni, tranne che per lo zucchero,
  • una graduale apertura dei mercati nei Caraibi per un periodo di 25 anni,
  • miglioramento delle norme di origine che consentono alle aziende di utilizzare dei materiali al di fuori dell’area dei Caraibi per la fabbricazione di prodotti esportati verso l’UE,
  • fondi per sostenere lo sviluppo dei paesi caraibici.
Se l’accesso ai mercati delle materie prime è il componente principale dell’APE (accordo di partenariato economico), l’accordo va al di là di questi beni per includere i servizi, i diritti di proprietà intellettuale, l’innovazione, la trasparenza negli appalti pubblici, la concorrenza, la protezione dei dati personali, la riduzione o l’eliminazione degli ostacoli non tariffari al commercio, le misure sanitarie e fitosanitarie, politica di concorrenza e le questioni ambientali e sociali (cfr. sito web della Commissione europea).

 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione doganale (DAU) usualmente richiesta per qualsiasi spedizione (salvo all`interno dell`Unione europea), le spedizioni destinate alle Bahamas devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
A partire dal 1° gennaio 2007, sono state apportate delle modifiche operative alla compilazione del DAU.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: http://www.agenziadogane.it/.
 
a) Fattura commerciale
Redatta in inglese, e su richiesta del cliente, deve essere stabilita secondo la formula quadro di Ginevra tipo CARICOM o in alternativa può essere presentata in altra forma ma in questo caso è raccomandato di accompagnarla di un documento conforme al modello CARICOM
 
b) Certificato fitosanitario
Per la frutta, la verdura, e le sementi, su richiesta del cliente.(2).
 
c) Documento EUR.1
A seguito della firma di un accordo di partenariato economico tra l’UE e la regione dei CARAIBI, alla quale appartiene Antigua e Barbuda, i servizi doganali possono richiedere un documento EUR.1.
Le spedizioni, di valore inferiore a 6.000 euro o effettuate da un esportatore accreditato, possono comportare la redazione di una dichiarazione. Questa dovrà essere fatta su di una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti in modo sufficientemente dettagliato per identificarli. La dichiarazione è la seguente:
L’esportatore dei prodotti coperti dal seguente documento (autorizzazione doganale n°...) dichiara che salvo chiara indicazione del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale...’
‘Luogo e data ...’
‘Firma dell’esportatore e indicazione in chiare lettere del firmatario...’
Le regole relative all’emissione e impiego di questi documenti sono illustrate nell’Allegato X.
 
d) Certificato di origine
Su richiesta del cliente, può essere domandato un certificato di origine che deve essere stabilito sul formulario comunitario. Le regole relative all`emissione e utilizzazione dei certificati di origine sono precisate nell`Allegato XI.
 
e) Certificato sanitario
Per le carni, su richiesta del cliente.(3)
Molti paesi hanno deciso di interrompere le loro importazioni di animali o carne proveniente dall`UE a causa del rischio di contaminazione della malattia della ¨mucca pazza¨.
In assenza di maggiori informazioni al riguardo, si suggerisce comunque di rivolgersi al proprio importatore.
 
f) Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
Sulla base delle informazioni date dall`esportatore, attesta che i prodotti sono conformi alla legislazione italiana e sono in libera e corrente vendita in Italia.

 

VISTI
 
a) Costi consolari su documenti
Nessuno
 
b) Visto d`affari sul passaporto
Non necessario

 

SPEDIZIONE TEMPORANEA

 

Carnet ATA
Il paese non aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni temporanee vengono fatte secondo le procedure del diritto comune.

 

(1) Codificazione ISO-ALFA per i paesi e per le monete:
- una codificazione ISO-ALFA su due caratteri per i paesi e territori;
- una codificazione ISO-ALFA su tre caratteri per le monete.
La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a decorrere dal 1 giugno 2005 e' allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18 maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12)

 

Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana (DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni.

 

(2) I certificati fitosanitari, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza (su richiesta dell'interessato 10 giorni prima della partenza del prodotto).

 

(3) I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario.