•  Contattaci: (+39) 0381.90000

  •  Email: info@solini.it

LISTA PAESI

174
Capitale: Harare
Città principali: Bulawayo 
Superficie: (km²): 390.750
Popolazione: 12,8 milioni (2011); 16,7 milioni (2025)
PIL: 9,3 miliardi $
PIL/procapite: 741,4 $
Settori economici: agricoltura (65% del PIL) ; industria (9%) ; servizi (15%)
Religioni: cattolica, anglicana e vapostori (chiese spirituali).
Lingue ufficiali: inglese
Moneta: il dollaro zimbabwano è ancora la valuta ufficiale, ma il suo corso è stato “congelato” dall’aprile 2009. Le transazioni avvengono in dollari USA e rand ZA.
Fuso orario: +1 h rispetto all'Italia; stessa ora quando in Italia vige l'ora legale.
 
Lo Zimbabwe è membro dell'Unione Africana, della SADC (Southern African Development Community) e del COMESA (Mercato comune per l'Africa orientale e australe). Queste organizzazioni regionali mirano a creare aree di integrazione economica e libero scambio.

Lo Zimbabwe è membro del WTO dal 5 marzo 1995.

Lo Zimbabwe è uno dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) collegato all'Unione europea da un accordo di partenariato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed è entrato in vigore nel 2003.
Quest'ultimo accordo prevede l'attuazione di Accordi di partenariato economico (APE) che l'Unione europea negozia con sette regioni in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico. Lo Zimbabwe fa parte del gruppo dell'Africa orientale e australe (AFOA e ESA). Quattro paesi di questo gruppo, incluso lo Zimbabwe, hanno firmato un accordo con l'UE. Questo accordo è entrato in vigore, a titolo provvisorio, il 14 maggio 2012.

Le regole di origine, le deroghe e le riduzioni tariffarie degli scambi tra l'Unione europea e ciascuno dei quattro paesi firmatari (Madagascar, Mauritius, Seychelles e Zimbabwe) sono scritte nella GUUE L111 del 24 aprile 2012.

Una sintesi dell'accordo è disponibile sul sito web della Commissione europea-DG commercio.
L'obiettivo comune dell'UE e della regione dell'Africa orientale e australe (AFOA) è raggiungere un accordo a livello regionale.
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'APE tra l'UE e l'Africa orientale e australe è disponibile sul sito web della Commissione europea – DG commercio. 
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e lo Zimbabwe è disponibile sul sito web Azione esterna dell’UE.
Lo Zimbabwe è soggetto alle sanzioni dell'UE, che comprendono un embargo sulle armi, un blocco delle attività finanziarie e il divieto di visto a determinate personalità. Queste sanzioni sono state prorogate fino al 20 febbraio 2018.

Grado di apertura del mercato
Lo Zimbabwe è uno dei paesi più avanzati della regione nell'attuazione e nella modernizzazione dei sistemi di sdoganamento automatizzati.
Ha adottato il Sistema di elaborazione doganale (ASYCUDA), sviluppato dall'UNCTAD, per l'informatizzazione delle procedure di sdoganamento. L'implementazione della terza versione del sistema ASYCUDA++ ha consentito alla Zimbabwe Tax Administration (ZIMRA) di automatizzare determinati processi, inclusa la registrazione di report remoti e la loro elaborazione in base al livello di rischio, e il controllo del ritiro delle merci e di quelle in transito. ZIMRA ha iniziato la transizione verso l'ultima versione di ASYCUDA World basata su Internet, che prefigura l'automazione della maggior parte dei processi legati alla dogana e migliora notevolmente l'accessibilità. 
Il trattamento delle dichiarazioni doganali si basa su un metodo di gestione del rischio che comprende quattro circuiti: verde (buono - da ritirare), blu (controllo differito), giallo (controllo documentale) e rosso (ispezione merci). 
La maggior parte del commercio dello Zimbabwe è soggetta all'importazione e all'esportazione (automatica) delle licenze di importazione, ma le importazioni e/o le esportazioni di determinati beni possono essere soggette a licenze specifiche indipendentemente dal loro paese di origine. In generale, tali licenze sono richieste per motivi di salute pubblica, motivi sanitari e fitosanitari o motivi di tutela ambientale. Secondo le autorità, lo Zimbabwe non applica licenze non automatiche ai fini delle restrizioni quantitative.
 
DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
 
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le spedizioni, (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione dello Zimbabwe devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
 
a) Fattura commerciale
Redatta almeno in tre esemplari, deve contenere i riferimenti abituali: deve essere redatta in lingua inglese.
 
b) Documento EUR. 1
A seguito della firma di un accordo di partenariato economico tra l'UE e lo Zimbabwe, i sevizi doganali possono esigere un documento EUR.1.
Le spedizioni, inferiori a 6.000 Euro o effettuate da un esportatore accreditato, possono dar luogo alla redazione di una dichiarazione. Questa deve essere redatta su una fattura, un buono di consegna o altro documento commerciale che descriva i prodotti cui fa riferimento, in modo sufficientemente dettagliato per essere identificati.
 
La dichiarazione è la seguente:
“L'esportatore dei prodotti indicati dal presente documento (autorizzazione doganale n°...), dichiara che, salvo indicazioni contrarie, queste merci hanno origine preferenziale...' (deve essere indicata l'origine dei prodotti.
«.............................»
'luogo e data...'
'firma dell'esportatore e indicazione per esteso del firmatario”
Le condizioni relative all'emissione e impiego di questi formulari sono precisati nell'Allegato X.
 
c) Certificato d’origine
Per i prodotti di origine comunitaria che non possono beneficiare del documento EUR.1 e per i prodotti non comunitari è richiesto un certificato d'origine che deve essere redatto sul formulario comunitario.
 
Le regole sono specificate nell'Allegato XI.
 
d) Certificato fitosanitario (1)
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi ed altri vegetali.
 
e) Certificato sanitario (2)
Per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.
In assenza di informazioni dettagliate sulla proibizione o meno dell'esportazione di carne bovina o avicola, si suggerisce di informarsi direttamente presso il proprio importatore.
 
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto. 
 
ISPEZIONE DELLE MERCI
 
 
Lo Zimbabwe impone un controllo di conformità pre-spedizione in vigore dal 27 luglio 2015. Come parte di questo controllo, è richiesto un certificato di conformità dei prodotti con gli standard Zimbabwe. Questo programma è combinato con una valutazione del prezzo.
Il controllo riguarda diversi prodotti: prodotti agricoli e alimentari, prodotti per l’edilizia, legname, prodotti elettrici, cosmetici, abbigliamento e prodotti tessili, giocattoli, automobili (compresi i pezzi di ricambio), prodotti petroliferi, imballaggi, attrezzature tecniche.
 
Solo una società è stata incaricata dalle autorità dello Zimbabwe: Bureau Veritas
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
a) Documento di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione trasporto
Non vi è l’obbligo di assicurazione locale delle merci importate in Zimbabwe.
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinate allo Zimbabwe devono essere trattati e marcati secondo le norme ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/zimbabwe/
 
SPEDIZIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
Il paese NON aderisce alla convenzione ATA. Le esportazioni temporanee vengono effettuate secondo le procedure del diritto comune attraverso un rappresentante.
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’ingresso nel Paese.

Visto d’ingresso: necessario, viene rilasciato, in frontiera, all’arrivo nel Paese. Il costo per un’entrata singola è di USD 30, per un’entrata doppia di USD 45; per un’entrata multipla di 55 USD.  E’ possibile inoltre richiedere il visto unico UNIVISA (KAZA), che consente l’accesso in Zambia e Zimbabwe, ottenibile negli aeroporti internazionali di Zimbabwe e Zambia oltre che nei posti di frontiera di Victoria Falls e Kazungula.  Il visto ha una validità massima di 30 giorni al costo di 50 USD e consente l’accesso anche in Botswana, dal confine di Kazungula, per coloro che intendono recarvisi per gite giornaliere.

 

Ambasciata d’Italia in Zimbabwe: http://www.ambharare.esteri.it/Ambasciata_Harare
Zimbabwe Investment Authority: http://www.investzim.com/
Zimbabwe National Chamber of Commerce www.zncc.co.zw
Confederation of Zimbabwe Industries www.czi.co.zw
Chamber of Mines in Zimbabwe www.chamberofminesofzimbabwe.com
Bankers Association of Zimbabwe www.baz.org.zw
Small and Medium Enterprises Association of Zimbabwe www.smeaz.org.zw
Zimbabwe Farmers Union www.zfu.org.zw
Commercial Farmers Union of Zimbabwe www.cfuzim.org
Zimbabwe Tourism Authority www.zimbabwetourism.net
   

(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.