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LISTA PAESI

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Codice Paese: (520), PY (1)
Capitale: Asuncion
Città principali: Ciudad del Este - Foz do Iguaçu 
Superficie (km²): 406.752
Popolazione: 16,7 milioni (2011) ; 17,2 milioni (2025)
PIL: 21,2 miliardi $
PIL/procapite: 3.251,9 $
Religioni: Cattolici (89,6%), Protestanti (6,2%).
Lingue ufficiali: spagnolo, guaranì
Moneta: guarani, PYG
Fuso orario: 4 ore indietro rispetto all`orario del meridiano di Greenwich; 5 ore indietro rispetto all’Italia
Prefisso per l'Italia: 00239
Prefisso dall'Italia: 00595
 
 

Il Paraguay sta vivendo una fase economica di forte crescita e buone prospettive di sviluppo: il tasso di crescita del PIL per il 2013 è stato del 13,6%, il più alto in America Latina, per il 2014 la stima è del 4,8% (fonte: BCP).

I fattori che rendono questo mercato particolarmente competitivo si possono così riassumere: disponibilità di energia elettrica a bassissimo costo (0,083 cent al KWh); bassissima imposizione fiscale (l’imposta sui redditi è del 10%, stessa percentuale anche per l’IVA, esenzione fiscale per le esportazioni); buona legislazione per incentivare gli investimenti stranieri (Legge 60/90) e interessante normativa per la creazione di imprese che producono in loco e destinano la quasi totalità della produzione ai mercati esteri (maquila); disponibilità di manodopera a basso costo (la percentuale di giovani al di sotto dei 34 anni è di circa il 74%); disponibilità di materie prime (terreni fertili per l’agricoltura, acqua dolce, in prospettiva: petrolio e metalli rari); Paraguay come porta di accesso al MERCOSUR, un mercato di oltre 300 milioni di potenziali consumatori, e all’UE (è l’unico paese del Mercosur a godere del SPG+).

Quanto ai fondamentali dell’economia, oltre al menzionato elevatissimo tasso di crescita, si segnalano un basso tasso d’inflazione, il basso rapporto Debito pubblico/PIL, la disoccupazione molto contenuta, la stabilità del tasso di cambio con il dollaro, il buon livello delle riserve in valuta e il basso indebitamento estero.

Il Paraguay ha un’importanza marginale per l’Italia, i rapporti sono senza dubbio al di sotto delle loro potenzialità, ma vi sono certamente interessanti opportunità per gli imprenditori italiani. Tra i settori più interessanti per le nostre imprese, oltre a quello delle infrastrutture, di cui questo Paese è ancora carente, si segnala quello della produzione di manufatti destinati soprattutto al mercato latinoamericano e brasiliano in particolare.

La penetrazione commerciale dei prodotti italiani sul mercato locale non è per il momento importante, ma occorre considerare che molti beni "italiani", quali ad esempio auto FIAT, camion Iveco, pneumatici Pirelli, provengono da Brasile e Argentina e non entrano nelle statistiche dell'interscambio.

Per quanto riguarda i beni di consumo, non si può non tenere in considerazione la limitatezza del mercato (sia per numero di abitanti, che per disponibilità finanziarie), il cambio comunque sfavorevole rispetto all'euro, anche se negli ultimi mesi la moneta europea si è indebolita rispetto a quella locale, la forte incidenza dei costi di trasporto e la concorrenza di prodotti con equivoca denominazione italiana provenienti dai paesi limitrofi, Argentina e Brasile, che, anche in considerazione della vicinanza geografica dei rispettivi mercati, godono di grande facilità per quanto riguarda l'approvvigionamento del mercato paraguaiano.

Si segnala la recente ratifica da parte paraguaiana dell’Accordo in materia di Promozione e Protezione degli Investimenti (firmato a Roma il 15.07.1999 e ratificato da parte italiana il 16.09.2003). In vigore dal 30 giugno 2013.
 
L'Accordo sulle Doppie Imposizioni è in corso di negoziazione.
 
ACCORDI  
 
1980: Asociación Latinoamericana de Integracion – ALADI
Associazione che raggruppa 13 paesi latinoamericani con sede in Montevideo (Uruguay)
 
1991: Mercado Común del Sur – MERCOSUR
Ne fanno parte in qualità di Stati membri Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela. Sono inoltre Stati associati la Bolivia e il Cile (dal 1996), il Perù (dal 2003), la Colombia e l'Ecuador (dal 2004). Il Venezuela è diventato membro a pieno titolo dell'organizzazione il 31 luglio 2012
 
2009: Acuerdo Preferencial de Comercio MERCOSUR-India
India permetterà l'entrata preferenziale di 450 prodotti provenienti dal Mercosur tra cui prodotti chimici, utensili, prodotti petrolchimici e attrezzature elettriche. A sua volta il Mercosur apre il mercato a 452 prodotti provenienti dall'India tra cui frigoriferi, cuoio e scarpe, seta, cotone, carne, prodotti chimici e vetro.
 
 
L'Unione Europea e il Mercosur stanno negoziano da diversi anni, un accordo di libero scambio i cui colloqui continuano nonostante le varie difficoltà.
Il regime commerciale del Paraguay è caratterizzato da un elevato grado di apertura. Le procedure di sdoganamento sono state semplificate, grazie alla creazione di sportelli unici per l'importazione ed esportazione.
 
 
Ostacoli alla libera circolazione delle merci
  • Gli esportatori europei non sono destinatari di tariffe preferenziali sulle importazioni in Paraguay. È applicata la clausola della nazione più favorita (Most Favoured Nation/MFN rate). Il Paraguay consente importazioni dagli altri Paesi del Mercosur in esenzione doganale o con l’applicazione di dazi ridotti.

Nonostante la Decisione del Mercosur CMC n. 54/04, tesa a perfezionare l’unione doganale, non è stata ancora applicata l’eliminazione della doppia (o multipla) riscossione dell’Arancel Externo Comun (AEC) sulle merci di origine extra-Mercosur e riesportate in altri Stati membri del Mercosur; tuttavia, nel corso di un recente vertice, è stata decisa una nuova tempistica per la soppressione dell’AEC. Il processo di eliminazione della doppia Tariffa Doganale dovrebbe svilupparsi in tre fasi: nel corso della prima fase, a decorrere dal 1 gennaio 2012, si prevede che il nuovo sistema venga applicato ai prodotti con tariffa doganale pari allo 0%; nella seconda fase, che avrà avvio il 1 gennaio 2014, la soppressione dell'AEC verrà estesa ai prodotti con aliquota doganale compresa tra il 2% e il 4%; interesserà infine, a partire dal 1 gennaio 2019, tutte le tipologie di prodotti.

  • Richiesta di visto consolare sui documenti di esportazione dei prodotti destinati al Paraguay (fatture commerciali, certificati di origine, documenti di viaggio, ecc.). Il visto deve essere apposto presso il Consolato paraguayano nel paese di origine, ovvero nel Consolato del paese più vicino all’esportatore, e la procedura può richiedere anche alcune settimane. In caso di inadempimento è prevista una multa. Si applica un diritto aggiuntivo del 7% sulla tassa consolare per finanziare l’Istituto Indigeno Nazionale (INDI).
  • Le importazioni sono soggette ad una tassa dello 0,5% del valore in dogana delle merci che serve a finanziare le spese della Direziona Generale delle Dogane (fonte: UE).
  • Ley de representaciones (Legge 194/93) che disciplina le relazioni contrattuali tra produttori e società straniere con i locali rappresentanti/distributori in Paraguay.

In base a tale legge, in caso di cancellazione, revoca, modifica o mancato rinnovo del contratto con un rappresentante o distributore locale in Paraguay senza giustificato motivo, deve essere corrisposto un indennizzo che sarà fissato, in via giudiziaria o arbitrale, tenendo in considerazione – tra gli altri - la durata del contratto e i (mancati) guadagni del rappresentante/ distributore. Tale normativa crea una situazione di incertezza giuridica e disparità di trattamento per le società straniere.

  • Si richiedono autorizzazioni o licenze preventive per l’importazione di alcuni prodotti per ragioni di sicurezza, sanitarie o ambientali, come armi da fuoco, munizioni e esplosivi; prodotti alimentari; zuccheri; derivati del petrolio. Limitazioni sono applicate alle importazioni di abbigliamento ed accessori usati e veicoli usati.


DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
 
Oltre alla dichiarazione in dogana, tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione al Paraguay devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.agenziadogane.it/.
 
a) Fattura commerciale
Redatta preferibilmente in lingua spagnola, in triplice copia, un originale e tre copie. Dovranno essere vistate dalla Camera di Commercio di competenza e dal Consolato.
Quando la merce non è inviata direttamente dall’Italia verso il Paraguay, bisogna indicare sul documento che è originaria dell`Italia o che ne proviene. Inoltre, nel caso in cui l`imbarco marittimo è effettuato fuori dall`Italia, si dovrà riportare: “Merce in transito per il porto di…”
 
b) Certificato di origine
Le spedizioni con destinazione del Paraguay devono essere accompagnate da un certificato d'origine redatto sul formulario comunitario e successivamente vistato dalle Camere di Commercio di competenza e dal Consolato. Quest'ultimo solo se richiesto dal cliente o dalla banca.
 
Le regole relative all'emissione ed utilizzazione dei certificati di origine sono illustrate nell'allegato XI.
 
 
c) Certificato fitosanitario
Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.(2) 
 
d) Certificato sanitario
Le spedizioni di animali vivi o prodotti animali sono soggette a un’ispezione veterinaria presso l'ufficio doganale di entrata e devono essere accompagnate rispettivamente da un certificato sanitario veterinario per gli animali vivi o di un certificato sanitario per i prodotti animali, Certificate of Analysis e Veterinary Health Certificate for Animal Products .
I certificati rilasciati dalle autorità competenti di ogni Stato membro dell'UE sono accettati se contengono tutte le informazioni richieste dalle autorità del Paraguay.
 
Specifiche misure di protezione possono riguardare l'importazione di taluni animali vivi e prodotti di origine animale, ad esempio, come conseguenza l'insorgere di malattie contagiose.
L'autorità responsabile per la regolamentazione sanitaria di animali e prodotti di origine animale è il Servizio Nazionale per la Salute Animale e Allevamento (National Service for Animal Health and Livestock Quality) (SENACSA).
 
Tra l'altro, essa applica le seguenti procedure:
  • Autorizzazione all’importazione di prodotti animali
  • Registrazione degli importatori di prodotti animali. 
I prodotti commestibili di origine animale sono coperti dalle procedure di cui sopra.
Tuttavia, ulteriori restrizioni si applicano a prodotti alimentari da importare nel Paraguay. Per i requisiti all'importazione, si prega di fare riferimento alla sezione per i prodotti alimentari indicata.
Essendo la lista in continua evoluzione, allo stesso tempo, si suggerisce di informarsi direttamente presso il proprio importatore. (3)
 
e) Certificato per i prodotti farmaceutici
Con descrizione e composizione.
Il Certificato per l’export di prodotti farmaceutici e chimici si richiede al Ministero della Salute Pubblica e del Welfare (Avenida Santisima Trinidad esq. Itapua, tel/fax: 595-21-206 874). 
 
 
f) Certificato o attestato di libera vendita per i cosmetici
Sulla base delle informazioni fornite dall’esportatore certifica che il prodotto è conforme alla legislazione italiana e in libera e corrente vendita in Italia. (4)
Quando richiesti dall`importatore, questi dovranno essere legalizzati dal Consolato dopo il visto della Camera di commercio e/o della prefettura.
 
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
 
a) Documenti di trasporto
 
 
b) Lista dei colli
 
 
c) Assicurazione trasporto
Non richiesta
 
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Gli imballaggi in legno destinati al Paraguay dovranno essere sottoposti a trattamento di fumigazione e marcati secondo la normativa ISPM-15 FAO.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/paraguay
 
PASSAPORTI E VISTI
 
 
Passaporto: necessario, con validità superiore al periodo di permanenza (non meno di 90 giorni). Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto d’ingresso: non è richiesto alcun visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni.
 
AMMISSIONE TEMPORANEA
 
 
CarnetATA
Non previsto. Per ulteriori informazioni consultare la propria camera di commercio e/o le pagina web di questo sito.
 
Tuttavia, il Paraguay contempla un sistema di esportazione temporanea che permette l’ingresso duty free di beni capitali (macchinari, attrezzature, veicoli a uso privato e pubblico per le attività edili). E` autorizzato l`ingresso temporaneo di attrezzature per la ricerca scientifica, esposizioni fieristiche, formazione, sport competitivi.
Per l’esportazione temporanea sono richiesti i seguenti documenti:
  • una lettera attestante le ragioni dell`esportazione temporanea;
  • una lista dettagliata dei beni esportati incluso il prezzo di ogni bene;
  • una polizza di assicurazione locale.
La merce introdotta nel Paese in regime di esportazione temporanea può essere nazionalizzata in Paraguay pagando i dazi richiesti.
Il sistema di ammissione temporanea delle merci - in “phasing out” a seguito dell’entrata nel MERCOSUR a partire dal 2006 - permette l’ingresso di alcuni beni per la successiva “ri-export” e per un periodo non superiore ai 12 mesi, rinnovabile.
E' concessa l’esportazione temporanea per un periodo di dieci giorni per le merci in transito.
 
ETICHETTATURA
 
 
Mentre specifici requisiti di etichettatura si applicano a determinati prodotti che sono a stretto contatto con il corpo umano, ad esempio prodotti alimentari, bevande alcoliche, prodotti sanitari per la casa, prodotti tessili e calzature, un certo numero di clausole generali sono previste per una vasta tipologia di merci.
 
Generalmente, le etichette di tutti i prodotti che richiedono la registrazione per poter essere importabili devono recare il numero di registrazione attribuito al prodotto da una delle seguenti autorità:
  • L’Istituto Nazionale per l'alimentazione e nutrizione (INAN) sotto il Ministero della sanità e della previdenza sociale (in caso di prodotti alimentari, alcool, additivi alimentari e bibite);
  • Il Ministero dell'agricoltura e del bestiame (nel caso di prodotti alimentari di origine animale e vegetale);
  • Il Ministero dell'industria e del commercio (MIC; nel caso di prodotti sanitari per uso domestico).
Una copia in lingua spagnola dovrà essere presentata per la registrazione.
 
La normativa relativa all’etichettatura dei prodotti in Paraguay prevede alcune specifiche:
  • Le date di scadenza sui medicinali e sui beni al consumo importati devono essere chiaramente visibili; 
  • L’etichetta della birra importata deve essere redatta in spagnolo ed essere esplicita e dettagliata.
(1) Codificazione iso-alfa per i paesi e per le monete: 
- una codificazione iso-alfa su due caratteri per i paesi e territori;
- una codificazione iso-alfa su tre caratteri per le monete.
La versione della nomenclatura di paesi e territori per le statistiche del commercio estero della UE e del commercio tra i suoi Stati membri valida a decorrere dal 1 giugno 2005 è allegata al regolamento (CE) n.750/2005 della Commissione, del 18 maggio 2005 (GUUE L 156, del 19 maggio 2005, p.12
Le due codificazioni sono utilizzate per la compilazione delle dichiarazione in dogana (DAU) e delle dichiarazioni di scambio di beni.
 
 
(2) I certificati fitosanitari, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza (su richiesta dell'interessato).
Il Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) si avvale di numerosi organismi sia a livello centrale che territoriale per l'espletamento delle attività di vigilanza e controllo in materia di prodotti fitosanitari.
 
(3) I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario. Per esportare animali vivi e prodotti da loro ottenuti, alimenti e mangimi, i produttori italiani devono fornire adeguate garanzie igienico-sanitarie alle autorità dei Paesi importatori. Consultare il sito Ministero della salute.
 
(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l`attestato di libera vendita.
Il certificato di libera vendita va richiesto al Ministero della Salute (la richiesta va fatta alla sede centrale di Roma, c.a 30 giorni prima della spedizione delle merci e per conoscenza all’assessorato della sanità locale - sito web: www.ministerosalute.it). L’attestato di libera vendita va richiesto alle Camere di commercio di competenza (Allegato XV – fac-simile attestato).