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LISTA PAESI

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Capitale: Freetown
Città principali: Koidu, Makeni 
Superficie (km²): 71.740
Popolazione: 7,396 milioni (2016);
PIL: 3,6 miliardi di $ (2016)
PIL/pro-capite: 496,05 $ (2016)
Settori economici: agricoltura (47,9%); industria (18,6%); servizi (33,5%)
Religioni: Musulmani 60%, cristiana 10%, 30% di credenze tradizionali.
Lingue ufficiali: inglese, mende, temne, krio
Moneta: leone, SLL
Fuso orario: stesso orario del Meridiano di Greenwich; 1 ora indietro rispetto all'Italia.
 
La Sierra Leone appartiene alla CEDEAO (Comunità Economica degli Stati dell’Africa dell’Ovest).
 
Dal 23 luglio 1995 la Sierra Leone è membro del WTO.
 
La Sierra Leone fa parte dei Paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico). Il partenariato ACP/UE sottoscritto a Cotonou il 23 giugno 2000 ed in vigore dal 2003, prevede la messa in opera dell’Accordo partenariato economico (APE) che l’UE negozia con 7 regioni dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico). Solo due paesi di questo gruppo hanno concluso degli accordi con l’UE, la Costa d’Avorio e il Ghana. Questi son entrati in vigore rispettivamente il 3 settembre 2016 e il 16 dicembre 2016.
 
Lo stato dei negoziati/conclusioni dell’Accordo di libero scambio tra l’UE e i paesi dell’Africa occidentale è consultabile sul sito della Commissione europea –DG trade.
 
L’evoluzione delle relazioni politiche tra l’UE e la Sierra Leone è consultabile sul sito dell’Azione esterna dell’UE.
 
La Sierra Leone fa anche parte dei paesi meno sviluppati. In questo quadro, essa è soggetto beneficiario del programma UE “tutto meno le armi” che le permette d’esportare verso l’Unione senza diritti doganali né quote.
Del resto, la politica d’importazione della Sierra Leone è relativamente aperta.
 
Grado di apertura del mercato
Nel 2010, la Sierra Leone ha sostituito il suo sistema di sdoganamento manuale con il Sistema doganale automatizzato (SYDONIA), per ridurre i tempi medi di trattamento e di sdoganamento. Comunque, il funzionamento del sistema ad oggi resta spesso disturbato dalla mancanza di affidabilità della connessione a internet e della fornitura di elettricità. La Sierra Leone ha progressivamente sostituito l’ispezione prima della spedizione con un programma d’ispezione sul luogo di destinazione effettuata da due imprese: Africa Link Inspection Company (per i carichi in arrivo via mare) e Sierra Inspection Company (per quelli in arrivo via area o via terra). Il paese vieta alcune importazioni per motivi di morale pubblica, di protezione della salute, della vita di persone e degli animali, ecc. In quanto aderente al Protocollo di Montreal, la Sierra Leone vieta anche l’importazione e l’esportazione di prodotti che contengono sostanze che impoveriscono lo strato di ozono. La tariffa doganale contiene sei forchette di diritti, i cui tassi sono compresi tra lo zero e il 30%. La maggior parte dei prodotti si riferiscono sia alla forchetta al 5% che a quella al 20% (l’86% delle linee tariffarie) mentre il tasso zero non si applica che a un piccolo numero di linee tariffarie (lo 0,3%) dell’insieme delle linee). La media semplice dei tassi è del 12%. In quanto membro della CEDEAO, la Sierra Leone doveva applicare la nuova tariffa esterna comune TEC a partire dal gennaio 2017. 
Riguardo lo sdoganamento, esistono più circuiti: circuito verde (rilascio immediato delle merci, senza ispezione); circuito blu (verifica dei documenti prima del rilascio); circuito giallo (verifica approfondita dei documenti prima del rilascio); e il circuito rosso (verifica approfondita dei documenti e ispezione materiale).

 

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana, tradizionalmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione Sierra Leone devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
 
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/
 
a) Fattura commerciale
Redatta in lingua inglese, in tre esemplari. Essa deve essere dettagliata e comprendere, in particolare, la nomenclatura dei prodotti, il valore FOB per articolo ed eventualmente il costo del trasporto e dell’assicurazione in funzione dell’Incoterm (termine di resa della merce).
 
 
b) Documento EUR 1
Sebbene la Sierra Leone non consenta un regime doganale preferenziale per i prodotti originari della UE, i servizi doganali possono esigere un documento EUR 1 all’importazione di detti prodotti e, in particolare, “allorché questi sono incorporati nella fabbricazione di un prodotto locale e riesportati verso l’UE”.
Le spedizioni, inferiori à 6.000 euro o effettuate tramite un esportatore accreditato, possono dar luogo alla predisposizione di una dichiarazione, come per l’EUR1, “allorché sono incorporati in una fabbricazione di un prodotto locale e riesportati verso l’UE”.
 
Questa deve essere predisposta su una fattura, un buono di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti in questione in maniera sufficientemente dettagliata per poterli identificare.
La dichiarazione è la seguente:
L`esportatore dei prodotti coperti dal presente documento (autorizzazione doganale n°...)* dichiara che, salvo indicazione chiara del contrario, questi prodotti hanno origine preferenziale……….¨**.
¨.............................***¨ . 
[Luogo e data] 
¨.............................¨.
[firma dell’esportatore, e indicazione per esteso, del cognome del firmatario].
 
*Se la dichiarazione su fattura è fatta da un esportatore accreditato, il numero di autorizzazione di questo esportatore deve essere menzionato qui. Se la dichiarazione non è fatta da un esportatore accreditato, la menzione tra parentesi è omessa o lo spazio previsto è lasciato in bianco.
**L’origine dei prodotti deve essere indicata (..)
***Queste indicazioni sono facoltative se le informazioni figurano nel documento.
 
c) Certificato di origine
Su richiesta dell’importatore. Deve Redatto sul formulario comunitario.
Le regole relative all'emissione e impiego dei certificati di origine sono illustrate nell'Allegato XI.
 
d) Certificato fitosanitario
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali.
 
e) Certificato sanitario
Necessario per le carni e i sottoprodotti d’origine animale (latte, uova, preparazioni a base di carne, ecc.).
 
f) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto.
 
Da sapere
I documenti rilasciati da un’amministrazione pubblica e che si riferiscono direttamente ad un’operazione commerciale o doganale (ad es. i certificati sanitari) devono essere legalizzati preliminarmente dalla Prefettura prima di esserlo dal Consolato. Per le tariffe e i tempi di rilascio conviene informarsi direttamente presso il Consolato.
 
 
TRASPORTO E IMBALLAGGIO
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
 
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
 
c) Assicurazione di trasporto
Non vi è alcun obbligo di l'assicurazione per il trasporto internazionale di merci in Sierra Leone.
 
d) Distinta di identificazione del carico
Non richiesto 
 
e) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene al momento non vi sia alcun obbligo in merito, prima dell'invio è consigliabile contattare il servizio regionale per la protezione dei vegetali.
Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/en/countries/sierra-leone/
 
 
AMMISSIONE TEMPORANEA
 
 
Carnet ATA
Al momento Sierra Leone non risulta tra i paesi che hanno aderito alla convenzione ATA.
Per ulteriori informazioni consultare le pagina web di questo sito.
 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi dal momento dell'ingresso nel Paese. Per le eventuali modifiche relative a tale norma si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
 
 
Visto di ingresso: necessario, da richiedere presso le Autorità diplomatico/consolari della Sierra Leone presenti in Italia. Il visto non può essere ottenuto al momento dell'arrivo nel Paese in aeroporto.

 

Ambasciata d’Italia in Costa d’Avorio (competente per Costa d'Avorio, Burkina Faso, Liberia, Niger e Sierra Leone):
 
Sierra Leone Investment and export promotion agency:
 
Delegazione europea in Sierra Leone:
 
Consolato Sierra Leone a Roma
Viale Bruno Buozzi, 58 00197 Roma Italy
Tel. 06 3217138

 

(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
 
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.